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Paglieta. L'appello di Graziani per dire no alla legge cancella poteri sulle installazioni telefoniche

Graziani lancia un appello per sventare l''approvazione della legge che dà alle compagnie tutto il potere sulle autorizzazioni per le installazione degli impianti

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Il sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani, si fa capofila della lotta contro l’approvazione della legge che attribuirebbe ai gestori di telefonia mobile tutto il potere decisionale sulle autorizzazioni e installazioni degli impianti di telefonia.

Le nuove norme andrebbero a cancellare il potere dei comuni, annullando di fatto la possibilità la possibilità di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagneti, ed aumenterebbero gli attuali limiti previsti per le onde elettromagnetiche.

Per questo il sindaco Graziani lancia un appello al Presidente della Provincia, Francesco Menna, affinché si faccia portavoce in ogni sede politica e istituzionale per sventare quello che ritiene essere un ulteriore indebolimento delle competenze comunali, così da evitare di consegnare i territori nelle mani delle imprese delle telecomunicazioni.

 Â«Il mio è un accorato appello perché si faccia portavoce delle esigenze dei Comuni italiani a fronte di un grave rischio incombente» scrive Graziani al presidente.

«Come già ampiamente preannunciato, nel Decreto Concorrenza, in discussione al Senato, sono stati presentati una serie di emendamenti, che, nell’ottica di semplificare ulteriormente le procedure di autorizzazione e installazione degli impianti di telefonia mobile, e con il pretesto di digitalizzare in maniera efficace e tempestiva il Paese – aggiunge Graziani - di fatto smantellano il ruolo dei Comuni nel governo del territorio, la tutela del paesaggio e il sistema di tutele a difesa della salute contro l’inquinamento elettromagnetico, annullando ogni prerogativa e competenza dei Comuni sulla regolamentazione e pianificazione». 

Sono molte le conseguenze, che secondo il sindaco, l’approvazione di tale provvedimento comporterebbe come la cancellazione del concetto di siti sensibili, l’abrogazione del vincolo paesaggistico nell’iter di autorizzazione, l’innalzamento dei limiti elettromagnetici fino al valore di 61V/m, l’abrogazione delle autorizzazioni sismica tra documenti propedeutici, l’abolizione del certificato di collaudo dell’impianto, la procedura di esproprio estesa agli impianti già esistenti su proprietà privata, il divieto di imposizione di oneri e canoni aggiuntivi ossia zero costi per usufruire di un bene pubblico sottratto alla collettività e la disapplicazione della disciplina edilizia e urbanistica alle infrastrutture di comunicazione elettronica.

«Si tratta di ipotesi allarmanti, contenute nel DDL 2469, con il chiaro intento di deregolamentare definitivamente il settore delle infrastrutture di comunicazione elettronica, - dichiara il primo cittadino -  attraverso il depotenziamento dei poteri urbanistici degli enti locali e la cancellazione dei limiti elettromagnetici. E ciò dopo aver fissato, già dal luglio dello scorso anno, il tetto massimo di 800 euro/anno per l’occupazione di aree comunali!» 

«Se tali emendamenti dovessero essere approvati – spiega il sindaco di Paglieta - cambierebbe per sempre lo scenario prudenziale e cautelativo, a cui si è finora affidato il nostro Paese, sotto il profilo del controllo del territorio, con conseguenti impatti significativi anche sul nostro paesaggio e persino sulla tutela della salute.» 

«È un tentativo che va assolutamente disinnescato. – conclude il sindaco - Non solo segnalando il rischio di umiliare ulteriormente i Comuni e le loro prerogative, costituzionalmente tutelate, ma appellandosi affinché, in Commissione Industria, vengano sostenuti gli emendamenti 20.0.1, 12.0.10 e 12.0.11 che, viceversa, vanno proprio nella direzione di rendere propositivo il ruolo dei Comuni verso un’efficace digitalizzazione del Paese, in tempi congrui con gli obiettivi che ci pone l’Europa, e al tempo stesso rafforzano un ruolo pro-attivo dei Comuni stessi, promuovendo uno sviluppo efficace e sostenibile

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