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Prg Atessa. Fioriti: "Convinti delle nostre ragioni, andremo fino in fondo"

Fioriti si dice convinto delle ragioni del ricorso inviato al Tar contro la scelta dell'amministrazioni di delegare al commissario la redazione del Prg

La redazione
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Dei fatti della Maggioranza. che per fortuna si accinge ad abbandonare la sua postazione in comune, salvo aiuti insperati “extraterreni”, non abbiamo sentore, notizia o cognizione, ma dei suoi misfatti sicuramente siamo a conoscenza e pure in grado di documentarli, soprattutto in relazione all’ultima vergognosa questione della “fuga” dinanzi all’approvazione della variante al piano regolatore. 

Con molta pacatezza e senso di responsabilità dico soltanto che riderà bene chi riderà per ultimo. 

Il fatto che la Regione non potesse sostenere per un lungo periodo la mancata nomina del commissario, l’aveva detto Essa stessa affermando che il periodo di interruzione aveva durata all’interno dei termini previsti per il ricorso al Tar ed in quelli consentiti alla stessa Regione. Pertanto è assolutamente inutile cantar vittoria circa un fatto che doveva essere così.

Noi, superstiti del ricorso al Tar, siamo intenzionati ad andare assolutamente sino in fondo, convinti delle nostre giuste ragioni. 

Abbiamo immediatamente, infatti, dato mandato di impugnare anche il provvedimento regionale di nomina del commissario, con procedura d’urgenza, per cui la questione non è affatto risolta non potendo essere in alcun modo giustificata la richiesta di un commissario. 

Vale a dire la delega ad una persona estranea al Comune di Atessa ed al suo territorio, per approvare una variante al piano regolatore che interessa tutta la cittadinanza atessana senza che il consiglio comunale legittimo ci possa mettere il naso.

Tale richiesta, infatti, è del tutto illegittima essendo il consiglio comunale privato da una delle sue peculiari funzioni: quella di approvare la variante al piano regolatore generale. 

Una situazione che incide notevolmente sulle prossime consultazioni elettorali a cui la minoranza che governa Atessa si è aggrappata per non perdere qualche voto, ovvero per guadagnarne qualcuno in relazione alle… “varianti”.

Già con il ricorso in atto, Noi ( Fioriti-Pellegrini) abbiamo dimostrato documentalmente che ben  otto consiglieri, cui si aggiungono i due senza alcun conflitto, si trovano in condizioni di non incorrere in alcun conflitto di interesse e, qualora qualche altro si trovasse nella condizione conflittuale, così come suggerisce il Consiglio di Stato e non la giurisprudenza di Borrelli, si potrebbe benissimo procedere per stralci onde superare la conflittualità, acclarata in sede di consiglio comunale e non presunta, ed approvare nella sua sede naturale tutto il provvedimento di variante. 

Pertanto aspettiamo fiduciosi l’esito del ricorso formulato, convinti delle nostre posizioni e della giustezza delle nostre preoccupazioni, che sono condivise dalla maggioranza dei cittadini, i quali vorrebbero giustamente vedere i propri interessi essere trattati dal consiglio comunale del proprio Paese e non da gente estranea.

Carmine Fioriti                                        

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