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Caseificio Iannone, formaggi per passione dal 1912

La storia del caseificio di Tornareccio dal lontano 1912 ad oggi: tre generazioni per una bontà senza tempo

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TORNARECCIO - Da ormai tre generazioni, dal lontano 1912, che con tanta passione la famiglia Iannone ha intrapreso l'attività della lavorazione e trasformazione del latte.

Un'attività iniziata da i nonni di Raffele Iannone, Florestano e Grazia, che avendo una piccola stalla con capre e mucche, pensarono bene di iniziare a trasformarne il latte, ottenendo così formaggi e mozzarelle.

Inizialmente consegnavano i loro prodotti in bicicletta, andando presso le case del paese di Tornareccio: non si trattava però di una vera e propria vendita perchè in realtà ricevevano in cambio altri beni di prima necessità, in una sorta di "baratto" .

Pian piano iniziarono a incrementare i capi di bestiame nelle stalle e iniziò a quel punto un vero e proprio commercio: il siero derivante dalla lavorazione del latte veniva usato per alimentare i maiali della porcilaia.

Al piano terra dell'edificio c'erano le stalle mentre ai piani superiori c'erano i locali per la trasformazione del latte e anche l'abitazione di famiglia.

Con i figli Altobello e Tommaso iniziarono a ritirare anche il latte dalle stalle vicine: una volta, infatti, quasi ogni famiglia aveva la stalla con qualche mucca e quindi facilmente era possibile reperire la materia prima. Divenuti adulti i due fratelli intrapresero strade differenti: Altobello continuò con l'allevamento e la lavorazione della carne, mentre Tommaso proseguì con il mestiere dei genitori.

Con l'arrivo di Raffaele, figlio di Tommaso, l'azienda diviene una ditta individuale, e nel 2009 la produzione e la vendita si trasferiscono in una nuova e imponente struttura, frutto di sudore e investimenti: nel 2012 l'azienda raggiunge un traguardo invidiabile, con i festeggiamenti del centenario dell'attività.

Ora, dopo la chiusura delle piccole stalle a conduzione familiare, si va avanti con l'cquisto di stock di latte da una centrale, ma che lo fornisce già analizzato e certificato: per la lavorazione, il confezionamento e l'etichettatura se ne occupano stabilmente 3 operai insieme a Raffaele e sua moglie Gabriella.

Ogni anno nello stabilimento, in uno spazio appositamente dedicato, si organizzano degustazioni percorsi didattici per gli alunni delle scuole:


"Questo è un lavoro che si può fare solo se lo si fa con passione e non  per il mero guadagno; - racconta Gabriella - lo fai soprattutto perchè  ti piace ed hai voglia di migliorare e di lavorare bene e non solo per stare sul mercato."

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