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Parco della Majella. Risarcimento in 24 ore per gli allevatori danneggiati da lupi e orsi.

Risarcimento rapidi per gli allevatori interessati da predazione a carico di animali al pascolo da parte di lupi e da orsi

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alleva e, in misura minore, dall’orso nel Parco Nazionale della Majella.

Il Parco della Majella abbatte la burocrazia nella gestione dei danni da parte di lupi e Orsi. Tutto ciò grazie all’adozione di una nuova procedura amministrativa e di un nuovo software che consentirà di ridurre al minimo le complessità burocratiche e i tempi di pagamento.

La velocizzazione e la correttezza della procedura sono rese possibili dalla standardizzazione dei rilievi, che consentono al Responsabile del Procedimento, Simone Angelucci, Veterinario del Parco, di avere costantemente il monitoraggio effettivo del fenomeno delle predazioni nel Parco, e dalla collaborazione con il Reparto Carabinieri Parco, guidato dal Col. Livia Mattei, che con le proprie Stazioni ha mostrato una indispensabile disponibilità e una necessaria attenzione al mondo degli allevatori.

“Sappiamo bene” commenta il Presidente Lucio Zazzarache la compensazione economica del danno ricevuto non basta a risolvere i problemi che gravano sulla piccola zootecnia di montagna, ma impegnare la Pubblica Amministrazione nella sburocratizzazione e nel rendere la vita più facile ai nostri allevatori ci sembra innanzitutto un atto di rispetto e di comprensione nei loro confronti

Questa è la procedura addotta dall’ente: un allevatore denuncia la perdita di un capo ovino, presumibilmente predato dal lupo. Chiama la Stazione Carabinieri Parco competente, che interviene in giornata: sono le 12.30 del 22 dicembre. Viene allertato il Veterinario del Parco, che effettua la perizia con esito positivo per predazione da lupo.

I Carabinieri forestali compilano il verbale di accertamento e, grazie all'inserimento sul nuovo software di recente implementato dal Parco, in tempo reale viene fatta la valutazione del danno e si emette la proposta di indennizzo all'allevatore.

 La mattina seguente l'allevatore accetta l'indennizzo, l'Ufficio Veterinario del Parco elabora la Determina di liquidazione: l'Ufficio Amministrativo pone il visto, il Direttore firma. Sono le 14.00 del 23 dicembre, l'importo è versato sul conto corrente dell'allevatore interessato in poco più di 24 ore dalla denuncia del danno

Negli ultimi anni il parco ha investito nelle iniziative a supporto degli allevatori di montagna nella coesistenza con in grandi erbivori. Sono stati finora 120 gli allevatori che hanno aderito al programma “Allevatori della Montagna Madre”

Questo progetto prevede una serie di iniziative a sostegno della gestione del pascolo e della salute degli animali monticanti, tra questi c’è il noto piano “Restituzione della pecora” predata. Ciò testimonia come il legame tra il Parco della Majella e gli allevatori si sia consolidato nel tempo, dando vita ad un vero e proprio modello gestionale.

Anche se i nostri studi rivelano che tutti i branchi di lupo della Majella utilizzano animali domestici nella dieta in quote inferiori al 5%, perché predano costantemente cinghiali e cervi, con questa iniziativa il Parco aggiunge un altro tassello al grande lavoro per la conservazione del lupo e per la tutela delle nostre piccole attività agropastorali” afferma il Direttore del Parco Luciano Di Martino.

Siamo consapevoli – conclude Di Martino – che non sarà possibile indennizzare tutti in 24 ore, ma certo da oggi le pratiche procederanno in modo spedito e semplificato, e contiamo di poter consolidare i nostri tempi di pagamento ben al di sotto dei 30 giorni per tutti; questo vale anche per i danni all'agricoltura causati da cinghiali e cervi, che sono indennizzati mediante l'impiego dello stesso software gestionale”.

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