ATESSA M.T. FRESA 2-2
Dopo la pazza vittoria ottenuta sul difficile campo di Palombaro, l’Atessa ha voglia di continuità , anche se l’impegno odierno è uno dei big match di giornata, poiché, al Fontecicero, arriva il Fresa del neo mister Nicola Marcello. I fresani, costruiti per ambire alla promozione, dopo un ottimo avvio, stanno patendo un periodo di involuzione, avendo raccolto pochi punti nelle ultime gare e perdendo l’imbattibilità interna proprio domenica scorsa, per effetto del colpaccio del Palena.
Mister Farina saluta e ringrazia Carmelo Sciarrino, match winner domenica scorsa, che torna in patria e chiude anzitempo quella che era la seconda esperienza in maglia rossoblù; oltre lui, manca all’appello Spinelli, convalescente dal brutto spavento di sette giorni fa. Il trainer atessano opta per un classico 4-4-2 con: Cericola tra i pali (che resta in dubbio fino a pochi minuti dal calcio d’inizio per un problema fisico); D’Ortona, abbassato in terza linea e insignito della fascia da capitano, insieme a Caldi, Vitullo e Zinni; De Cillis e Caruso interni di centrocampo con Pili e Iannone ad agire sulle fasce; in attacco, fiducia al tandem Russi – Pierri.
Passano pochi secondi e l’Atessa si fa notare subito in avanti con la rimessa laterale profonda di D’Ortona, prolungata da Pierri, che arriva a Pili il quale, dal limite, sparacchia alto con il suo piede meno nobile, il destro.
Se i rossoblù tengono palla e stazionano in zona pericolosa, il Fresa guadagna campo con il passare dei minuti e, al 14’, passa in vantaggio al primo vero affondo, con il piazzato di Vasiu che pesca Zara, il quale colpisce spalle alla porta trovando la direzione giusta ma, a zero metri, Pezzotta decide di spingere ugualmente il pallone in rete, ma la sua posizione è giudicata irregolare dal signor Speziale di Pescara, che annulla la segnatura per il dispiacere dei biancorossi. Passano quattro minuti e Vasiu decide di calciare direttamente in porta dai 25 metri su un nuovo calcio di punizione; esecuzione perfetta ma stavolta è la traversa a salvare Cericola, con la sfera che colpisce violentemente il montante e torna in gioco senza conseguenze per i locali.
Passata la grande paura, l’Atessa torna a macinare gioco e, al 22’, arriva la prima conclusione dalle parti dell’estremo ospite Mainardi, quando Pili raccoglie una palla vacante dal limite e scocca una bordata mancina a mezza altezza, sulla quale il numero 1 ospite deve rimediare in tuffo per evitare spiacevoli sorprese.
È il preludio al vantaggio atessano, che si concretizza al minuto 26: azione che si svolge sulla fascia destra con De Cillis nel ruolo di ideatore, il quale riceve da D’Ortona da fallo laterale e gli restituisce il pallone; il capitano dei rossoblù triangola sullo stretto con Iannone e guadagna il fondo aggirando i difensori fresani; a quel punto, D’Ortona tende un pallone comodo comodo a zero metri per l’appostato Ermanno Russi, il quale si fa trovare pronto e spinge in rete concludendo una bella e rapida azione corale.
In pratica, nonostante i diversi minuti di gioco ancora da affrontare, il primo tempo non concederà ulteriori emozioni degne di nota, andando al riposo con l’Atessa in avanti di misura. Alla ripresa dei giochi, gli ospiti rientrano arrembanti e con il chiaro intento di correggere lo svantaggio, mentre i padroni di casa restano compatti e tentano di gestire il vantaggio, in un terreno di gioco allentato dalla pioggia e con la visibilità che a tratti diventa veramente risicata per effetto dei banchi di nebbia.
Il primo sussulto, infatti, è degli ospiti, al 50’, con la conclusione pretenziosa da distanza siderale di Annibali, troppo centrale per impensierire Cericola. Tre minuti più tardi, dall’altra parte, Pierri sfrutta la prolunga aerea di Pili su rilancio di Cericola e, guadagnando posizione su Consiglio, entra in area ma calcia a lato sciupando tutto.
La truppa di mister Marcello torna ad essere pericolosa al quarto d’ora quando, su schema da calcio d’angolo, l’avanzato Ottaviano spara a volo dal limite, con Cericola che si fa trovare pronto accartocciandosi sul pallone.
Pochi cambi da entrambe le panchine, con gli ospiti che avevano sostituito Ferrazzo con Silverio, in apertura di ripresa, e mister Farina che richiamerà , in momenti diversi, Russi e Pili per Bucceroni e Orlandi.
Proprio il neo entrato Bucceroni, al 71’, si fa notare con una conclusione da fuori, dopo uno scambio sullo stretto con Pierri, indirizzata all’incrocio dei pali, ma Mainardi si conferma portiere di categoria superiore e, con la mano di richiamo, riesce a deviare in angolo, mantenendo in corsa i propri compagni.
La paratona del portiere fresano, infatti, assume un significato ancor più prodigioso poco dopo, al minuto 74, quando arriva il pareggio ospite: lancio panoramico di Eriberto Ottaviano che pesca Ferrazzo sul versante sinistro dell’area atessana; la punta biancorossa controlla, finta il tiro una prima volta, sbilanciando il diretto avversario, e scocca il destro letale che Cericola tocca ma non riesce ad impedire di entrare in rete.
Sulle ali dell’entusiasmo, il Fresa sfiora il vantaggio quattro minuti più tardi, quando Zara arriva con qualche istante di ritardo da distanza ravvicinata, non trovando il pallone sul succulento cross rasoterra di Ruzzi dalla sinistra.
Dopo tanto subire e dopo aver incassato il pareggio, l’Atessa è costretta a riorganizzarsi e deve rifare tutto da capo per costruire un nuovo vantaggio e alleggerire la pressione ospite, diventata troppo pericolosa.
La prima chiave di svolta arriva al minuto 88: dagli sviluppi di un calcio d’angolo, arriva un tocco di mano in mischia nel cuore della difesa fresana; il signor Speziale, dopo qualche secondo di esitazione, indica il dischetto e accorda il penalty ai draghi; dagli undici metri, Pierri non sbaglia e riporta in vantaggio i rossoblù a due dal termine.
Con il nuovo vantaggio dei padroni di casa, e il poco tempo rimasto, la gara sembra essere segnata e destinata al felice epilogo per la Mario Tano, ma la beffa è sempre dietro l’angolo. Sono tre i minuti di recupero concordati da Speziale ed è proprio lì che si materializza l’amaro finale per i locali.
Mancano una manciata di secondi e Caldi, in un contrasto aereo, rimane a terra, inducendo l’arbitro a prolungare il recupero; dopo un’altra mischia, questa volta è Pierri ad andare giù; a quel punto, nonostante la situazione, Consiglio, in possesso di palla dopo un rilancio di Cericola, decide di mettere il pallone in rimessa laterale; il tempo è ormai scaduto e tutti attendono solo il fischio finale, ma c’è da rimettere in gioco il pallone che, dopo l’interruzione, dovrebbe ripartire con una rimessa laterale dell’Atessa; Ferrazzo, invece, prende il pallone e rimette in gioco tra le proteste, legittime, del pubblico locale, ma l’arbitro, incredibilmente, non interviene e lascia giocare; ultimo lancio disperato di Mainardi e mischia che sembra essere risolta da Cericola, che arriva sul pallone; il numero 1 di casa, però, clamorosamente perde il pallone dalle mani e proprio Ferrazzo, che è lì vicino, appoggia in rete da due passi e fissa il definitivo 2-2, proprio un attimo prima del triplice fischio di Speziale.
Una beffa atroce per i rossoblù, che vedono polverizzarsi una vittoria che sarebbe stata fondamentale e, per una serie di errori incredibili, si ritrova a fare i conti con la realtà , che parla di un pareggio interno e di una classifica che non ne vuole sapere di migliorarsi. Per il Fresa, invece, un pareggio insperato per come si era messo il finale di gara, in un match comunque ben giocato e che gli permette di rimanere due punti sopra proprio all’Atessa e in contatto con la zona play off, non molto distante.