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Pazzatessa! Che vittoria a Palombaro

Finisce con un pirotecnico 3-4 dei rossoblù! Brutto infortunio per Spinelli

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PALOMBARO ATESSA M.T. 3-4

Se non fosse stato per i minuti di paura susseguenti il grave infortunio di Spinelli, ci limiteremo a parlare della gara più pazza del campionato. Ma partiamo con ordine.

L’Atessa si presenta a Palombaro con il morale sotto i tacchi dopo la batosta casalinga con l’Ortona e con due sconfitte consecutive da scrollarsi di dosso, mentre il Palombaro è reduce dalla débâcle di Palena, arrivata all’ultimo minuto, per 4-3, risultato che, curiosamente, si ripresenterà, con modi analoghi, nella sfida odierna.

Mister Farina può tornare a sorridere, poiché l’infermeria si è quasi svuotata (eccezion fatta per i lungodegenti Manzone e Flocco) ritrovando anche Bucceroni tra i disponibili, anche se deve rinunciare definitivamente a Orsini e Aliji, che saluteranno ad inizio mercato.  Il tecnico atessano cambia modulo e si presenta con un ordinario 4-4-2 con questo undici iniziale: Cericola tra i pali, oggi insignito della fascia da capitano per la prima volta con la casacca rossoblù; quartetto difensivo composto da Spinelli, Vitullo, Zinni e Caldi, preferito a Mainella; De Cillis e Caruso interni di centrocampo, con D’Ortona e Pili sulle fasce, mentre il tandem d’attacco è formato da Pierri e Russi.

Tanti gli ex, tra cui il tecnico dei padroni di casa, Michele Padolecchia, solo due stagioni fa alla guida della squadra atessana, protagonista del salto di categoria.

Non c’è tempo per studiarsi e le due formazioni si riversano immediatamente in avanti, tanto per far capire l’andamento di questa folle gara. Al 3’ Margarita riceve sulla destra da capitan Giangiulio e scocca il tiro a volo da posizione defilata che Cericola alza in angolo con i pugni.

Un minuto dopo De Cillis imbecca D’Ortona, il quale penetra in area e crossa al centro; nel tentativo di liberare, Di Natale per poco non fa harakiri, alzando la sfera in corner.

Al minuto 5 il match si sblocca e sono gli atessani a passare a condurre grazie ad uno splendido gol: azione corale, rigorosamente tutta ad un tocco, con Pili che converge e appoggia a Caruso, il quale serve Zinni che di prima passa a Pierri; la punta rossoblù apparecchia per l’accorrente De Cillis, il quale lascia partire un bolide dal limite di prima intenzione che pietrifica l’estremo di casa Cipollone. Per il mediano atessano, classe ‘88, si tratta del secondo sigillo in campionato.

Il vantaggio mette le ali agli ospiti, che nella prima mezzora esprimono il miglior calcio fin qui visto in stagione, sfiorando il raddoppio al 12’, con Pili che calcia a lato dal limite, e al 14’, con la staffilata di De Cillis che vola via oltre il legno trasverso.

Al 18’ una scorribanda di Pili sulla sinistra produce un rimpallo sul quale si avventa Pierri, il quale, però, da posizione favorevole, calcia male con il destro in bocca a Cipollone sciupando tutto.

Dopo tanto subire, il Palombaro prova a venir fuori con la velleitaria conclusione di Di Marsilio, al 24’, che risulta centrale e di facile lettura per Cericola.

Gli ospiti riprendono subito ad attaccare e, dopo un piazzato alto di De Cillis, arriva il meritato raddoppio, al minuto 29: contropiede micidiale dei rossoblù, con il pallone che arriva a D’Ortona; l’esterno atessano taglia verso il centro e sforna un delizioso filtrante, atto ad innescare Pierri; questa volta, il bomber non sbaglia e con un tocco liftato anticipa l’uscita di Cipollone depositando nel sacco.

A questo punto, Margarita tenta si destare i suoi con due squilli dalla distanza, ma in entrambi i casi Cericola si fa trovare pronto sventando le minacce.

I padroni di casa cominciano a crederci e, al minuto 39, accorciano le distanze con capitan Giangiulio, che penetra per vie centrali e calcia una prima volta, trovando in opposizione il corpo di Caldi; il pallone, però, torna sui suoi piedi ed il secondo tentativo è quello giusto, con il rasoterra che Cericola tocca ma finisce ugualmente in rete.

Alla ripresa, la gara cambia registro e adesso è il Palombaro a padroneggiare il gioco, mentre l’Atessa arretra sensibilmente e fatica ad uscirne, timorosa di subire l’ennesima rimonta. Eppure, la prima vera occasione è degli ospiti, al 58’, con il diagonale di Pierri, su suggerimento di D’Ortona, bloccato in bello stile da Cipollone.

La truppa di Padolecchia continua a spingere e raccoglie i frutti al minuto 61, quando perviene al pareggio: Giangiulio apre sulla destra per Di Marsilio, il quale si infila in area e lascia partire un tiro cross teso sul quale interviene il giovane Thiam, classe ’97, che spinge in rete da zero metri facendo esplodere di felicità i propri compagni.

Con il pareggio agguantato, il Palombaro persiste in zona offensiva ma dobbiamo annotare il fattaccio, che accade al minuto 66: a seguito di una mischia, l’Atessa tenta di uscire fuori dalla propria area e, su un pallone a mezza altezza, si ritrovano Caruso e Spinelli; il difensore va di testa, anticipando, di fatto, il mediano, che invece aveva scelto di spazzare con il collo del piede; inevitabile, dunque, il terrificante impatto tra il piede di Caruso e la testa di Armando Spinelli, il quale cade a terra già privo di sensi. Immediati i soccorsi di alcuni calciatori, con Pierri che riesce a tirare fuori la lingua del terzino atessano classe ’98, che per qualche istante si riprende; nel frattempo, scende dalla tribuna Enzo D’Ortona, tecnico del settore giovanile atessano, il quale riesce a tirare nuovamente fuori la lingua a Spinelli, che subisce un secondo svenimento; il giovane, dopo diversi minuti e con il pubblico rimasto con il fiato sospeso in un silenzio surreale, esce dal campo tra gli applausi, trasportato da diversi componenti delle due squadre, e viene sistemato negli spogliatoi, in attesa dell’ambulanza.

Dopo circa un quarto d’ora, il gioco riprende ma la spinta locale si esaurisce, mentre gli ospiti hanno modo di riorganizzarsi e di tornare ad attaccare. Nel frattempo è entrato Iannone al posto di Spinelli e il neoentrato, al minuto 74, verticalizza per Pierri, in area di rigore; la punta atessana protegge palla e cade giù dopo il tocco da dietro di Di Natale; il contatto, seppur veniale, c’è e questo basta per il direttore di gara, il signor Terrenzi di Pescara, per accordare il calcio di rigore all’Atessa. Dal dischetto, Ciccio Pierri manda il pallone sotto il sette e riporta in vantaggio i suoi, per quello che è il suo decimo gol stagionale, il sesto in campionato.

Il Palombaro non ci sta e si riversa subito in avanti alla ricerca del pareggio, dopo le vibranti proteste per il rigore subito. Al 76’ le polemiche aumentano quando Vitullo mette giù Schieda sul vertice d’area: i locali vorrebbero il rigore, mentre l’arbitro accorda un calcio piazzato dal limite; lo specialista Margarita indirizza sotto l’incrocio ma Cericola riesce a deviare in angolo con un balzo felino e prodigioso.

Sugli sviluppi del seguente corner, gli ospiti hanno la grossa occasione di chiudere i conti in una situazione di 4 contro 3; il pallone arriva a Pili che, dalla destra, lascia partire un cross velenoso che diventa una sorta di pallonetto sul quale Cipollone deve usare la mano di richiamo per deviare oltre la traversa. Di lì a poco, Farina richiama Russi e concede minuti al rientrante Luca Bucceroni, che non toccava campo dallo scorso 23 settembre.

Il suo ingresso è poco fortunato, però, perché il Palombaro riacciuffa ancora una volta l’Atessa al minuto 86: Schieda scappa via sulla sinistra, entra in area e serve un cross basso, corretto in rete da Di Marsilio, al secondo gol in campionato, rompendo un lungo digiuno che durava dalla prima giornata.

Ma, come detto, questa partita è pazza oltre che infinita, e così annotiamo un altro fuori programma al minuto 88, quando arriva finalmente l’ambulanza e attraversa il campo con lo scopo di raggiungere gli spogliatoi, il tutto con palla in gioco e con il portiere ospite Cericola che per poco non viene investito; l’azione, inspiegabilmente, prosegue e il fischietto di Pescara fischia soltanto per sanzionare un fallo della difesa ospite sul limite della propria area; si rinnova il duello tra Margarita e Cericola, con quest’ultimo che lascia sfilare il pallone, calciato direttamente sul fondo dal fantasista gialloblù.

Mancano due minuti più recupero e Farina spende il terzo cambio, mandando in campo Sciarrino al posto di Pili.

Scocca il novantesimo e, in barba a chi credeva ad un corposo recupero, l’arbitro assegna due minuti di extra time, in quanto, nelle lunghe pause dovute agli episodi descritti, Terrenzi aveva stoppato il proprio cronometro.

Giungiamo, quindi proprio al minuto 92, quando i draghi sferrano il colpo da tre punti: calcio di punizione dai 25 metri, defilatissimo sulla sinistra, affidato ai piedi di Bucceroni; parabola a rientrare molto profonda sul secondo palo e, nella mischia, spunta la testa di Sciarrino, che stacca più in alto di tutti e gira in rete, provocando un boato tra giocatori, panchina e tifoseria ospite per il definitivo 3-4 e il ritorno al gol di Carmelo Sciarrino dal 7 marzo scorso.

Un finale hollywoodiano, fiabesco, romanzesco, se vogliamo, per l’Atessa, alla prima affermazione esterna “reale” dopo la vittoria a tavolino di Scerni. In una partita difficile da capire, specie nell’ultimo quarto, i rossoblù portano via il bottino pieno grazie alla rete di Sciarrino, un giocatore a tempo, che dovrà ripartire per la Sicilia proprio questa settimana, chiudendo, quindi, l’esperienza atessana una seconda volta. La gioia per la vittoria, però, passa in secondo piano poiché l’ambiente è ancora abbastanza scosso dall’episodio di Spinelli, il quale, comunque, è cosciente e, nella giornata di oggi, finirà tutti gli accertamenti per il trauma cranico e per la presunta rottura della mandibola.

Ad ogni modo, la redazione di Centralmente coglie l’occasione per fare gli auguri ad Armando per una pronta guarigione.

 

 

 

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