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Astrazeneca. Brucchi: "Dobbiamo attenerci alle evidenze scientifiche, nessun nesso di causalità"

Il responsabile regionale per le vaccinazioni stempera le polemiche dopo il ritiro precauzionale di un lotto del vaccino Astrazeneca

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Il responsabile regionale per le vaccinazioni in Abruzzo, Maurizio Brucchi, prova a mettere acqua sul fuoco dopo le polemiche relative al ritiro di un lotto del vaccino Astrazeneca utilizzato a Febbraio anche nella nostra regione.

"Ci dobbiamo attenere alle evidenze oggettive: il ministero e l'Aifa hanno stabilito di sospendere la somministrazione del lotto interessato ma ad oggi non c'è nessun evidenza di un nesso di causalità” dichiara Brucchi.

“Noi l'abbiamo utilizzato a febbraio ma gli eventi avversi riferiti alla farmacovigilanza sono relativi a febbre, dolori muscolari, vomito. Si tratta di poche decine rispetto alle migliaia di dosi somministrate”.

  Vanno avanti nel frattempo le vaccinazioni sia con gli altri vaccini che con le dosi di Astrazeneca degli altri lotti disponibili.

    “Stiamo terminando le scuole – ha spiegato Brucchi – siamo ripartiti con gli 80enni e dunque stiamo terminando con le categorie che ci sono state assegnate fino ad oggi. Dalla prossima settimana partiremo con i fragili e in particolare con i disabili”.

Concluse le somministrazione della seconda dose agli ultraottantenni iscritti sulla piattaforma nella prima fase, al fine di evitare confusione, saranno vaccinatinquegli ultra ottantenni che hanno espresso la propria manifestazione di interesse con ritardo ossia dopo l’avvio della campagna vaccinale a loro dedicata.

 

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