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Uffici di prossimità. Casoli non partecipa al bando, Ianieri: "Un'occasione persa per il paese"

C'è incredulità nelle parole del consigliere Ianieri nell'apprendere che il comune di Casoli non ha partecipato al bando per gli uffici di prossimità

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Mostra tutta la propria delusione il consigliere di minoranza, Alessio Ianieri, nella lettera al sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, con cui commenta la risposta del primo cittadino all’interrogazione sul bando regionale sugli uffici di prossimità.

Il consigliere Ianieri, a nome di tutto il gruppo di minoranza, aveva chiesto di conoscere se il comune avesse manifestato interesse al progetto in questione e le “ragione il Comune di Casoli è stato escluso da questo importante e utile servizio ai cittadini, considerando anche che i Comuni già individuati (Atessa, Paglieta e Tornareccio) risultano contigui tra di essi, mentre tutta l’area della Valle Aventino facente capo a Casoli risulta non servita.”

Tiberini ha risposto al consigliere di minoranza rendendo noto che “a seguito di attenta valutazione ha ritenuto opportuno oltreché necessario di non presentare alcuna richiesta sia per motivi di logistica sia anche, e soprattutto, per la carenza di risorse umane.”

“Come noto, infatti, - conclude il sindaco - l'Ente con le risorse umane a disposizione deve erogare prioritariamente i servizi afferenti alle funzioni istituzionali proprie.”

Spiegazioni che non sono andate giù al consigliere. “Leggo incredulo – afferma nella sua lettera al sindaco che è stato ritenuto necessario non manifestare interesse al progetto per motivi di logistica ma faccio fatica a credere che nel comune di Casoli non vi è uno spazio che si sarebbe potuto prestare a tal funzione o uno spazio da utilizzare in condivisione.”

Un punto su cui si ferma l’attenzione del consigliere è la possibilità per gli uffici di prossimità, come specificato nel bollettino ufficiale della Regione Abruzzo, di essere ospitati presso le sedi degli uffici giudiziari soppressi.

“Nel caso specifico la sede dell’ex pretura che a seguito del D.L. n° 156 del 07.09.2012 ha subito la soppressione del giudice di pace a Casoli. Inoltre tutto questo avrebbe garantito, in caso di manifestazione di interesse, un elevato punteggio poi utile al fine di ottenere l’assegnazione dell’ufficio di prossimità.”

“Per giunta – aggiunge Ianieri - è molto discutibile la sua posizione riguardo le risorse umane anche considerando che la manifestazione di interesse poteva essere presentata in forma di unione di comuni, ed anche con questa eventuale formula si sarebbe ottenuto maggior punteggio.”

“Rilevante è anche il fatto che la regione avrebbe coperto le spese per la formazione del personale – sottolinea - Per tutto ciò risulta chiaro che non ha ritenuto utile offrire il servizio in questione alla comunità casolana poiché gli impedimenti da lei citati sembrano tutt’ altro che insormontabili.”

“Credo – conclude Alessio Ianieri - che questa sia un’occasione persa non solo per la nostra comunità ma anche per tutti gli altri paesi che gravitano intorno a Casoli. Tutto ciò non solo per il singolo servizio che l’ente avrebbe potuto offrire ma anche in termini di indotto e visibilità che lo stesso avrebbe generato.”

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