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Ponte Guastacconcio. La politica s'incontra per programmare la ricostruzione

Sono stati molti i politici provinciali e regionali che hanno partecipato all'incontro per definire il programma della ricostruzione del viadotto crollato

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Arrivano nuove notizie per quanto riguarda la ricostruzione del Ponte Guastacconcio, crollato lo scorso 13 febbraio fortunatamente senza causa danni alle Persone.

Il viadotto era stato chiuso circa un mese prima per volontà dell’Ing. Nicola Pasquini, funzionario della Provincia di Chieti, dopo alcuni sopralluoghi effettuati dai tecnici.

La politica si muove iniziando dal Summit, organizzato dal sindaco di Paglieta Ernesto Graziani allo di programmare le azioni necessarie per l’avvio della ricostruzione del viadotto, a cui hanno preso parte parlamentari, sindaci consiglieri e assessori provinciali e regionali.

Il primo passo sarebbe il riconoscimento da parte della Regione Abruzzo dello stato d’emergenza. Un passo essenziale per le oltre 50 attività commerciali che stanno avendo pensanti ripercussioni sui propri guadagni a causa del mancato collegamento con l’altra sponda del Sangro.

Proprio a tal proposito il primo cittadino paglietano si è detto disponibile ad assumere la carica di commissario qualora la giunta regionale lo ritenesse necessario.

Il sindaco Graziani, dopo aver mandato un messaggio di solidarietà al popolo ucraino per gli sconcertanti avvenimenti degli ultimi giorni, ha ringraziato tutti le autorità intervenute.

Hanno preso parte all’incontro il senatore Luciano D’Alfonso, il presidente della Provincia Francesco Menna, l’assessore regionale Nicola Campitelli, i consiglieri regionali, Mauro Febbo e Silvio Paolucci,  Alberto Amoroso, presidente della Sangritana, i sindaci di Lanciano, Fossacesia, Santa Maria Imbaro, di Mozzagrogna e di Torino di Sangro: Filippo Paolini, Enrico Di Giuseppantonio, Maria Giulia Di Nunzio, Tommaso Schips e Nino Di Fonso.

A rappresentare il comune di Paglieta c’erano anche il vice sindaco Antonio Demattia, l’assessore Michele Di Florio, le assessore Debora Chiavaro e Marisa Aquilante, i consiglieri: Alessandro Angelucci, Maria Laura Rivellino e Domenico Di Florio.

«Un incontro organizzato – ha spiegato il sindaco Graziani - per stabilire un crono programma destinato alla ricostruzione tempestiva del Ponte Guastacconcio. Questo crono programma deve partire considerando gli effetti e le conseguenze che l’interruzione di questo importante nodo viario della strada provinciale 97, causata dal crollo del ponte, sta provocando.»

«Conseguenze -  continua - che non sono solo relative al disagio che pure esiste di collegamento tra la parte settentrionale della valle e la parte meridionale dove è collocato il più importante centro industriale d’Abruzzo, se non di tutto il centro sud d’Italia».

Inoltre nel suo discorso ha ribadito la necessità di concedere alle imprese danneggiate dal crollo dei ristori economici per i danni che stanno subendo. Si parla di «costi economici e umani, - ha rimarcato il sindaco - ma per i ristori occorre lo stato di Emergenza che la Regione deve riconoscere e chiedere, e questo implica anche la possibilità della nomina di una figura commissariale, ossia un commissario che proceda in via di estrema urgenza per un tempo determinato a far fronte alle necessità della popolazione e provveda altresì anche alla ricostruzione del ponte.»

«È la stessa procedura – precisa ancora il sindaco di Paglieta-  che è stata adottata per la tragedia del ponte Morandi, una tragedia che per fortuna da noi non abbiamo avuto, grazie alla solerzia di questa Amministrazione che tempestivamente ha segnalato alla Provincia l’esistenza di una anomalia, costituita da un abbassando del piano stradale».

Da qui l’appello del sindaco Graziani al presidente della Provincia, Francesco Menna, presente al convegno: «L’urgenza di intervenire celermente c’è: le macerie sono ancora lì e sono aumentate, ieri, (domenica per chi legge), complice la piena del fiume, l’ultimo pilone è crollato e ha ostruito il normale defluire delle acque del Sangro. Cosa dobbiamo aspettare per rimuovere quelle macerie? Tutte le strade le abbiamo percorse e le altre strade le percorreremo per arrivare ad una rapida ricostruzione del ponte Guastacconcio».

Il presidente Menna ha subito raccolto «con grande entusiasmo e senso di responsabilità l’appello del sindaco Graziani rispetto ad un’infrastruttura nevralgica di questo territorio.»

«Per quanto riguarda l’aspetto finanziario -  ha affermato Menna - la Provincia si è mobilitata prima che avvenisse il crollo del ponte.  La scorsa settimana il Ministero ha comunicato che provvederà a garantire la copertura per la demolizione e la ricostruzione, complessivamente la somma è di 2milioni e 600mila, (importo che è stato ulteriormente incrementato dopo l’intervento del senatore D’Alfonso presso il Ministero dei lavori Pubblici).»

«In questi giorni – ha proseguito il presidente - verrà conferito l’incarico al tecnico per un progetto esecutivo definitivo il cui appalto partirà tra breve, per il 2022, salvo ricorsi e imprevisti, l’opera sarà conclusa. Per il problema ambientale come ha osservato precedentemente il sindaco, è stata incaricata una ditta alla pulizia dell’alveo. Per i ristori mi auguro che ci sia   la possibilità di attenzione queste famiglie ed attività economiche».

Nel corso del convegno è intervenuto anche il neo sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, che ha spiegato come non sia possibile parlare, in riferimento al Guastacconcio, di «un semplice ponte sul fiume, ma di un’infrastruttura strategica, che collega le due zone, che possono essere ancora più ricche dal punto di vista industriale e dell’agricoltura, ancora più ricche di come lo sono state in questi due ultimi anni.»

«Essendo un’infrastruttura strategica – ha poi dichiarato Paolini -  occorre che ci si muova con una certa celerità. È importante non lasciare il sindaco Graziani nemmeno un secondo solo, e se si potrà istituire la figura di un commissario, deve essere Graziani a ricoprirne il ruolo e avrà tutta la mia vicinanza».

L’ex presidente della Regione ora senatore, Luciano D’Alfonso, ha voluto offrire suggerimenti sulla procedura da intraprendere. «In termini di proporzioni porto l’esempio del ponte di Moscufo – ha detto il senatore -  che cadde nel 1992. Potrebbero bastare i milioni che ha detto l’ingegnere della Provincia e conclamato dal presidente Menna. Per mia esperienza, quei soldi individuati per la ricostruzione del ponte Guastacconcio, rischiano di essere insufficienti perché non si cristallizzano i tempi e non si fermano i costi dei materiali».

Secondo l’ex presidente si dovrebbe partire dalla «Conferenza dei servizi permanentemente convocata perché è un fatto straordinario, la richiesta di un commissario, che va fatta perché entra come annotazione nel bilancio dello stato per le risorse possibili; dopodiché possono decidere se farlo o meno. Attenzione alla capienza delle risorse per il ponte,»

Inoltre D’Alfonso ha voluto rassicurare il sindaco: «Per il resto farò tutto quello che mi sarà possibile fare. Tra il ponte del Genio Civile e quello Bailey, valutate in sede tecnica, il ponte in Bailey».

Intervento importante è stato anche quello dell’intervento dell’assessore regionale all’urbanistica e al territorio, Nicola Campitelli, che ha sostenuto: «Centinaia di lavoratori percorrevano quel ponte, concordo per la richiesta dello stato di Emergenza. La Regione farà la sua parte, e appoggio il suggerimento del senatore di una task force».

Infine hanno dato il loro contributo alla discussione anche l’ingegnere della Provincia, Nicola Pasquini; Il vice presidente  della Cantina Sociale, Remo Scatozza, l’agricoltore, Fausto Cimini; l’ex sindaco di Paglieta, Nicola Scaricaciottoli e il senatore Enrico Graziani, ex sindaco di Paglieta

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