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Casoli. L'opposizione sull'Omnicomprensivo: "Il sindaco colleziona figuracce"

Il gruppo di opposizione in consiglio comunale attacca il sindaco dopo la decisione della regione di rinvia la decisione sull'Omnicomprensivo

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Il gruppo di opposizione Rinnovamenti, guidato dal Dottor Giovanni Vassalli, non può tacere di fronte all’ennesima figuraccia del sindaco Massimo Tiberini. Questa volta sulla vicenda dell’Omnicomprensivo.

La Regione Abruzzo, che doveva decidere sulla fusione a freddo tra l’IC De Petra e L’Iss Algeri Marino, non ha potuto fare altro che prendere atto della poca trasparenza e dell’illegittimità della proposta avanzata dall’amministrazione comunale.

A partire dalla mancata concertazione con gli enti interessati sulla proposta avanzata, poiché l’articolo 4 del D.P.R.  n. 233/1998 prevede che la competenza degli enti locali “in materia di soppressione, istituzione, trasferimento di sedi, plessi, unità di istituzioni scolastiche che abbiano ottenuto la personalità giuridica e l’autonomia, è esercitata su proposta e comunque previa intesa con le Istituzioni scolastiche interessate.”

Nel nostro caso pare manchino sia la proposta degli istituti scolastici interessati sia il preventivo accordo con essi. Nessuno dei due istituti, per quel che ne sappiamo, ha avanzato una simile richiesta, inoltre il consiglio d’Istituto del De Petra ha espresso parere contrario all’Omnicomprensivo dunque è evidente che manchi anche l’intesa prevista per procedere.

A questo si aggiungano i pareri contrari espressi dagli altri due comuni coinvolti nella decisione, ossia quello di Altino e Palombaro, e di molti genitori. Dunque l’amministrazione comunale ha svolto un’azione improvvisa e premeditata in palese violazione dell’articolo suddetto.

Quello condotto dal sindaco Tiberini voleva essere un blitz alle spalle delle istituzioni coinvolte, ossia l’IC De Petra, il consiglio d’istituto di quest’ultimo istituto, i comuni di Palombaro e Altino, della popolazione casolana e degli operatori scolastici.

Da sottolineare anche il “conflitto d’interesse” in cui si è venuto a trovare il nostro sindaco al momento della votazione al tavolo provinciale della programmazione scolastica. Tiberini, in qualità di consigliere provinciale delegato, era allo stesso tempo esaminatore e proponente della proposta.

Certamente legalmente non c’è nessuna norma ostativa a questa situazione ma indubbiamente la situazione di conflitto è politicamente e moralmente palese.

La Giunta regionale, avendo preso atto della situazione e del percorso su come si è giunti alla decisione presa dalla Provincia di Chieti, non ha potuto fare altro che rinviare la decisione per cercare un miglior confronto tra le parti.

Questa è un’ennesima figuraccia per il nostro sindaco dopo l’elezione del consiglio provinciale che lo ha visto ottenere oltre 5000 voti ponderati, per ricevere solamente due deleghe farlocche, cioè quelle al Consiglio delle Autonomie Locali e all’Unione delle Province Italiane.

Altri consiglieri, con un bagaglio nettamente inferiori di voti ponderati, hanno ricevuto dal Presidente Menna deleghe molto importanti come il bilancio, il welfare o l’urbanistica.

Due figuracce collezionate dal nostro sindaco in poco meno di due mesi, che mostrano l’inadeguatezza di Tiberini a guidare una cittadina come Casoli e la sua mancanza di credibilità politica anche all’interno del centrosinistra provinciale.

“Come opposizione – afferma il capogruppo Giovanni Vassalli -  vogliamo sottolineare che i nostri dubbi sull'omnicomprensivo non erano spunti polemici di tipo politico ma riguardavano la legittimità e liceità della proposta dell'amministrazione.”

“Tali dubbi sono divenuti certezze – conclude il capogruppo di Rinnovamenti - in base a quanto riportato nella delibera regionale. Ciò dovrebbe indurre gli amministratori ad adottare comportamenti più "trasparenti" e più corretti e portare gli elettori della maggioranza a nutrire qualche perplessità sulle figure, o, meglio, sui figuri cui hanno deciso di affidare le sorti di Casoli. Noi continueremo sempre e comunque a dubitare ed a vigilare."

Ora si metta da parte questa bizzarra idea, che non ha le basi per esistere essendo entrambi gli istituti normo-dimensionati, e si pensi a creare un grande polo scolastico in via del Campo capace di diventare un punto di riferimento per i giovani del territorio.

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