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Viaggio nel passato di Fossacesia: presentazione del libro sulle vite degli abitanti tra il XV e XVIII secolo

Evento culturale nel teatro comunale Nino Saraceni per esplorare la storia e la società di Fossacesia attraverso i secoli

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La storia di Fossacesia, tra il XV e il XVIII secolo, sarà al centro dell’evento programmato nella giornata di domani, 26 agosto, presso il teatro comunale Nino Saraceni della città costiera. 

Sarà presentato il libro del professor Eliseo Marrone, intitolato “Fossacesia attraverso i suoi Baroni. Lo Statuto del 1555 e il Catasto del 1743”, che rappresenta uno studio interessante sugli abitanti del borgo in tre saggi.

Alla presentazione, oltre all’autore del volume,  saranno presenti il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, l’assessore Maura Sgrignuoli e il prof  Gianfranco Natale, relatore dell’evento.

Marrone è stato docente di materie umanistiche nei Licei e negli Istituti superiori di secondo grado. Successivamente preside e Dirigente scolastico dell’ITC Aterno di Pescara sino al 2008. Socio della Deputazione di Storia Patria, Presidente dell’Istituto di Storia del Risorgimento, comitato di Pescara, sino all’anno 2000. Negli anni Ottanta ebbe una segnalazione al premio Penne per il regesto del Salconio, raccolta di documenti dell’area vestina dal IX al XVII secolo.

Il primo saggio sui “baroni” di Fossaceca, così com’era chiamata sino all’unità d’Italia la cittadina, evidenzia l’onestà, la fedeltà e l’orgoglio degli abitanti nei confronti dei loro “padroni”. I tre sostantivi sono declinati attraverso l’onestà nel rispetto delle regole, fedeltà nelle relative vicende di successione e l’orgoglio nel porre limi ai servizi dovuti ed alle spese necessarie in caso di giudizio.

Nel secondo saggio, oltre al confronto tra gli statuti del 1553 e del 1555, vengono illustrate la vita quotidiana e le relative regole imposte per il buon vivere della comunità attraverso le pagine dello statuto del ’55, spiegato anche con alcune appendici relative alla città di Vasto.

Infine, il saggio finale, elaborato sul Catasto del 1743, è una fonte inesauribile per conoscere i nomi delle famiglie residenti a “Fossa Cecha”, dicitura che appariva sui timbri ufficiali del XVIII, con i loro gradi di parentela, le loro proprietà, le attività dei singoli e dei massari, il quadro economico dell’epoca e , talvolta, purtroppo, la dignitosa miseria di alcune vedove colpite da un amaro destino.

 

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