Oggi, dopo mesi dalla pubblicazione del suo libro “Pensieri di Ragazza”, abbiamo incontrato Chiara Candeloro, giovane scrittrice di Casoli con il sogno di diventare insegnante, per farci a raccontare a mente fredda il suo libro.
La prima cosa, che Chiara tiene a sottolineare, è l’inquadramento letterario del proprio volume. Rifacendosi alla differenziazione pronunciata dal critico e docente Niccolò Scaffai, l’autrice evidenzia come “si tratta di una raccolta di poesia e non di un libro di poesie, poiché non c’è alcuna continuità di contenuto tra un componimento e l’altro.”
Una raccolta organica di poesie selezionate dall’autrice, tra le centinaia che ha composto dalla tenera età di 10 anni fino al 2018 quando la poetessa in erba aveva ormai compiuto i suoi 19 anni.
Leggendole una ad una si può percepire la crescita personale di Chiara, che affronta le prime emozioni adolescenziali districandosi fra i primi amori, le ansie e i timori giovanili, i lutti e i legami familiari.
Sfogliando le pagine ed immergendoci nella lettura si nota, come ci racconta anche l’autrice, anche un graduale cambiamento sia nella loro lunghezza sia nel contenuto, man mano più profondo ed emotivo. Vi si può trovare la maturazione, lunga un’adolescenza, di una giovane donna di carattere, sensibile e determinata.
Chiara, ci confida, ha sempre accarezzato il sogno di pubblicare una raccolta di poesie. Un desiderio sempre coccolato ma mai inseguito convintamente per mancanza di materiale.
Nel 2019 il computer della diciannovenne ragazza di Casoli era ormai uno scrigno di rime e versi pronti ad uscire allo scoperto, pronti ad essere letti dal grande pubblico, pronti ad emozionare, insomma era arrivato il momento di aprire il cassetto e realizzare quel sogno.
Così Chiara si convince e ci prova. Contatta la casa editrice Carabba di Lanciano, in questo modo può avere anche una vicinanza fisica con l’editore, a cui spedisce via e-mail la raccolta.
Le speranze della giovane casolana iniziano a diventare realtà con la tanto attesa risposta. È il punto di svolta. L’opera della ragazza è valutata positivamente dai responsabili della casa editrice. Qui comincia la strada del libro verso la pubblicazione tra bozze e correzioni.
Finché arriva un giorno, il giorno. Il libro è realtà. Chiara riceve la prima copia del libro. Adesso può toccare con le mani il suo sogno.
“L’emozione di vedere per la prima volta i propri versi stampati e rilegati è indescrivibile. – ci dice ora la giovane autrice - Per anni avevo immaginato quel momento, con la consapevolezza che ancora molto tempo sarebbe passato prima di vedere realizzato il mio sogno. Sfogliare la mia prima copia, quella che ho deciso di tenere per me, mi ha dato l’impressione di aver fatto un salto temporale: improvvisamente le mie poesie erano lì, tra le mie mani, e quel momento che sembrava così lontano lo stavo finalmente vivendo.”
Chiara incontra anche l’editore per discutere della campagna di promozione. Viene fissata la data e il luogo della presentazione, programmata per il 16 luglio 2021 a Casoli in Piazza Santa Reparata.
Il pubblico è quello delle grandi occasioni e le emozioni di Chiara sono tutt’altro che trascurabili. “Sono stata molto contenta della partecipazione dei miei compaesani. – rileva ora - All’inizio ero tesa, invece la serata è stata un successo e tutti hanno apprezzato i miei componimenti. È stato bello aver condiviso con altre persone un momento così speciale come la pubblicazione di un libro.”
Il successo di “Pensieri di Ragazza” non si ferma, però, alla presentazione. I dati completi non sono ancora disponibili ma le vendite stanno andando benone. Il libro continua a regale emozioni ai lettori ma anche all’autrice, così come ci testimonia, infine, la stessa Chiara con un aneddoto.
“Una ragazza – ci spiega la giovane poetessa sul finire del nostro incontro - mi ha contattata sui social qualche tempo fa; aveva perso da poco un parente al quale era molto legata e la lettura della mia poesia L’alba del primo aprile, dedicata a mio nonno, l’ha aiutata a superare il lutto.”
“Inutile dire quanto mi abbia fatto piacere leggere i suoi messaggi. – conclude Chiara - Ho avuto la sensazione di aver fatto qualcosa di buono, di utile per gli altri, ed era proprio questo il mio intento: che i lettori non fossero solo meri spettatori ma che potessero immedesimarsi nelle emozioni che ho provato e delle quali ho scritto.”