È stato convocato per martedì 21 giugno, ad Atessa, il terzo congresso provinciale della Uilm Chieti – Pescara che porterà i 250 delegati, provenienti dai territori delle due province, a rinnovare il gruppo dirigente. È la terza manifestazione del genere che viene indetta dalla fusione delle due federazioni provinciali di Chieti e Pescara.
Il programma della giornata inizierà alle ore 8,30 con l’arrivo dei delegati e l’insediamento della presidenza, a cui seguiranno la relazione dell’attuale segretario della Uilm Chieti-Pescara, Nicola Manzi, e il saluto degli invitati. Tra gli ospiti ci saranno il rieletto sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, e il segretario generale della Uil Abruzzo, Michele Lombardo. A seguire il dibattito con conclusione finale del segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
“La Uilm Cheti-Pescara si riunisce in un momento storico ed economico delicato. All’orizzonte la rivoluzione, già avviata, della transizione ecologica che vedrà nel 2035 lo stop da parte dell’Europa alla vendita delle auto a motore endotermico” afferma il segretario provinciale Manzi.
“Nel mentre, - aggiunge il segretario - non sono ancora del tutto tramontati gli effetti sull’economia globale del Covid-19 ed è ancora da quantificare l’impatto negativo della guerra in Ucraina, tuttora in corso. Le parti sociali svolgono un ruolo cruciale in questa fase di sconquasso sociale ed economico. I Paesi sono a rischio recessione e le aziende manifatturiere, prime fra tutte quelle dell’automotive, sono in fortissimo affanno.”
“Sono questi i temi su cui dobbiamo ragionare – sottolinea il numero uno della Uilm Chieti-Pescara - e le sfide che attendono chi ha deciso di dedicare il proprio tempo e le proprie capacità a rappresentare i lavoratori e battersi per loro. Ancora, siamo chiamati a riflettere sui rischi, le opportunità e le insidie della crisi. Sul sindacato pesano le domande più pressanti, i timori che lacerano il mondo del lavoro e non dobbiamo farci trovare impreparati”.
“Non potremo esimerci dall’affrontare le tante questioni industriali del territorio a partire da ciò che sta accadendo in Sevel e alla Denso, dall’impatto che la crisi della componentistica sta avendo sulle tante realtà dell’indotto. Questo 3° Congresso della Uilm Chieti-Pescara - conclude Manzi - è l’occasione per un confronto proficuo sui temi che affliggono i nostri territori, ma anche il punto da dove ripartire con più vigore, coraggio ed energia.”