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Caro Carburante. Intervista all'armatore e pescatore fossacesiano Pasqualino Massa

Siamo andati a indagare le conseguenze dell'aumento dei prezzi del carburante sui pescatori del nostro territorio

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Ormai lo abbiamo contastato tutti, il prezzo dei carburanti nelle ultime settimane è salito a livelli record, mettendo in difficoltà non solo le imprese energivore ma anche le piccole/medie imprese e le famiglie.

Il costo del gasolio, in alcuni casi, ha superato abbondantemente quello della benzina arrivando a toccare i 2,50 euro a litro. In Val di Sangro in particolare nei giorni scorsi il prezzo del diesel è arrivato a quota 2,398 € per litro.

È proprio di questa notte la decisione dei pescherecci abruzzesi di tornare in mare, dopo un lungo stop decretato per protestare contro il caro carburante. I pescatori della nostra regione denunciano di essere stati lasciati da soli a protestare dai colleghi, già tornati tutti in mare.

Noi, con lo scopo di approfondire le ricadute dell’aumento del carburante sui pescatori ed armatori della Val Sangro, abbiamo incontrato Pasqualino Massa, armatore fossacesiano di una vongolara ormeggiata al porto di Ortona. 

Massa è titolare della Mitilmare, un’azienda che si occupa di depurazione, confezionamento e spedizione di molluschi con un punto vendita al dettaglio di pesce fresco importato, ostriche e frutti di mare in genere, inoltre è amministratore della Vittoria S.r.l. operante nella la pesca delle vongole nostrane, proprio per quest’ultima attiva è armatore di una vongolara di 14,5 metri. 

L’azienda, nata nel 2009, ha dovuto prima affrontare le spese di rifacimento dello scafo della vecchia imbarcazione, poi ha effettuato un investimento nell’acquisto di una nuova barca.

 A lui abbiamo voluto chiedere come sta incidendo l’aumento del prezzo del carburante e dell’energia nelle sue due attività. 

“Ci sono enormi problemi dovuti alla corrente elettrica, ad esempio l'anno scorso pagavamo €2000 euro nel mese di gennaio, quest'anno 5000.  – afferma Massa -  Da ieri, il Pun (il prezzo unico nazionale dell’energia elettrica) è arrivato a prezzi fuori dal normale, quindi c'è il rischio che la bolletta di marzo, che arriverà in aprile, sarà stratosferica, quindi siamo seriamente preoccupati.”

“Per di più nel comparto pesca ci troviamo in difficoltà, perché il gasolio normalmente si attesta sui 42 centesimi, massimo era arrivato a 70, ora è 1,20 €. Fortunatamente noi abbiamo uscite limitate, facciamo poche ore di pesca, - ci spiega l’armatore - operando una pesca costiera; a differenza dei pescherecci che pescano comunque per quasi 24 ore. Lì hanno problemi più seri dei nostri, molto più seri. Noi comunque c'è un abbassamento dei margini di ricavo.”

Inoltre c’è un altro effetto, questa volta indiretto, di questa grave situazione. “Chi comincia ad avere problemi economici, credo un pochino tutte le famiglie italiane, inizia a fare a meno di cose che erano un tempo tradizionali, che si potevano mangiare tutti i giorni, ora magari si concentra il consumo una volta a settimana.”

Chiediamo al proprietario della vongolara però di spiegarci di più sull’incidenza nella sua attività di pesca giornaliera. 

“Nel nostro lavoro di pesca delle vongole incide di un paio di centinaio di euro ad uscita – ci dice - e quindi, contando che i prezzi (del pescato) in questo periodo sono abbastanza bassi, c’è un incremento abbastanza importante.”

“Noi facciamo una pesca costiera ravvicinata, - prosegue - quindi lavoriamo dalle 6 per rientrare massimo alle 8:30, sono 2 ore e trenta di moto. Considerando che possiamo consumare esagerando 400 litri di gasolio, quindi con questo incremento c'è 200/300 euro in più di spesa al giorno, visto che il prezzo della vongola nostrana, in questo periodo stagionale, non estivo già poco, c’è un'alta incidenza.””

“A livello di impresa – conclude Pasqualino Massa incide ancora di più perché nel periodo invernale e a seguito delle mareggiate che ci sono le uscite in mare si riducono. Quindi per sé già si fattura e si guadagna molto meno al mese a causa delle poche uscite dovute al cattivo tempo, se ci mettiamo pure questo costo del gasolio spropositato, se dovesse aumentare di più credo che le imbarcazioni le fermiamo anche noi.”

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