ATESSA – Uno stop a causa del grosso incendio divampato nella sera di mercoledì 26 aprile, e che ha visto il fermo produttivo fino alle ore 14.00 del giorno successivo.

E’ stato infatti necessario l’intervento di diverse squadre di Vigili del Fuoco per domare le fiamme all’interno della palazzina del Ced. Immediata l’evacuazione dello stabilimento per ragioni di sicurezza e per consentire che venissero ultimati gli interventi necessari nell’area colpita.

Proprio per ovviare ai disagi avvenuti, l’azienda ha comunicato ai lavoratori le giornate di recupero, decisione che non ha convinto il sindacato Fiom che, di risposta, ha proclamato lo sciopero proprio nelle giornate di straordinario, sabato 29 aprile e domenica 7 maggio, ed a cui si aggiunge la richiesta del sindacato di un ulteriore dialogo con i vertici aziendali.

“Dovremmo nuovamente lasciare le nostre famiglie per recarci a lavoro nel weekend. Noi, come nelle precedenti occasioni, siamo contrari.” Continua il sindacato in una nota “I recuperi a costo zero non vanno bene. Il recupero non può essere imposto senza una discussione”

Visti i danni registrati a causa dell’incendio, si era subito pensato ad un fermo produttivo più lungo che avrebbe, di conseguenza, influito anche sull'attività di altre realtà che lavorano nell’indotto Sevel in Val di Sangro. Una scelta dell’azienda contestata dal sindacato anche alla luce delle decisioni prese negli ultimi tempi a proposito di ferie e straordinari per garantire il volume produttivo nei tempi, visto il trend aziendale in costante crescita.