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Casoli. Ragazzo aggredito nell'hub vaccinale, continuano le polemiche

Continuano le polemiche dopo l'episodio che sarebbe avvenuto venerdì scorso all'interno dell'hub vaccinale

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Non si placcano le polemiche per quanto sarebbe avvenuto nella giornata di venerdì scorso nel centro vaccinale di Casoli, dove un ragazzo sarebbe stato aggredito verbalmente dal responsabile dell’hub.

L’episodio, che sarebbe avvenuto nel pomeriggio nel pieno delle operazioni di vaccinazioni, è stato reso noto da Nico Liberati, portavoce abruzzese dei #Nogreenpass #Nontoccateiminori.

Secondo quanto riferito da Liberati, il medico avrebbe aggredito un ragazzo che aveva accompagnato la madre all’hub per ottenere il certificato di esenzione alla vaccinazione.

Il responsabile del centro ha dato in escandescenze urlando contro lo studente di Giurisprudenza che aveva accompagnato la madre per richiedere l’esenzione” afferma il leader dei #Nogreenpass.

“Il sanitario – continua Liberati – ha invitato i presenti urlando “Prendetelo a botte”. Questo grave episodio non si sarebbe concluso felicemente se non fossero prontamente intervenuti i carabinieri che hanno garantito il ripristino della normalità all’interno del centro vaccinazione, oltre all’ottenimento del certificato di esenzione.”

L’associazione #Nogreenpass #Nontoccateiminori ha deciso di sostenere “con i propri legali il giovane studente e la sua famiglia, rafforzati dalle registrazioni che alcuni tra i presenti hanno voluto fornire.”

 Sull’episodio è intervenuto anche il coordinamento regionale per l’Abruzzo “Studenti contro il green pass” che afferma “La Asl competente apra quanto prima un'istruttoria sulla vicenda e proceda alla immediata rimozione del medico dalla sua posizione di responsabile dell'hub vaccinale di Casoli.”

“Riteniamo che la vera e propria violenza pro-vax' sobillata ai danni del ragazzo - continuano gli studenti - sia frutto non solo del singolo medico, ma anche del crescente clima di odio, tensione, divisione, vessazione e discriminazione incoraggiato e implementato dal governo Draghi ai danni di chiunque, a prescindere dalle (legittime) motivazioni individuali, non voglia o non possa sottoporsi alla vaccinazione anti Sars-Cov-2.”

“Esprimiamo piena solidarietà e vicinanza al ragazzo, - proseguono -  vittima innocente di questa inquietante e allucinante vicenda. Facciamo altresì i nostri complimenti allo studente per la lucidità dimostrata nel chiamare i carabinieri per far valere i suoi sacrosanti diritti, senza cedere alla squallida violenza del medico vaccinatore.”

“Inoltre - concludono gli studenti - ci fa piacere constatare che diverse persone presenti al momento del fattaccio abbiano voluto consegnare al ragazzo, in segno di solidarietà, i filmati di quanto accaduto e che, soprattutto, non abbiano accolto l'istigazione ad accanirsi contro di lui".

L’Asl Lanciano-Vasto-Chieti non ha rilasciato nessuna dichiarazione sull’accaduto, ma traspare tutta l’irritazione per un racconto che si considera del tutto falso e infondato.

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