Blitz a Casoli dei carabinieri del nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale che hanno posto sotto sequestro un'area di oltre mezzo ettaro in cui ero stoccati e trattati rifiuti derivanti dall’attività edilizia e di demolizione in assenza delle necessarie autorizzazioni.
L’intervento delle forze dell’ordine ha portato alla luce la presenza di un mulino frantumatore, adesso sottoposto a sequestro, in azione all’interno di un area recintata ma priva di qualsivoglia autorizzazione per il trattamento e la gestione di tali rifiuti.
Il materiale in questione, oltre 2000 metri cubi di scarti edili, era privo di qualsiasi tipo di documentazione che potesse indicarne la tracciabilità .
I militari, così, hanno messo sotto indagine tre persone in concorso fra di loro ossia i titolari di due ditte a cui contestano la mancanza delle dovute autorizzazioni per la gestione dei rifiuti.
“Il contrasto all’illegalità diffusa sulla gestione dei rifiuti – afferma il comandante provinciale tenente colonnello Tiziana Altea - è una delle mission istituzionali dell’Organizzazione forestale. Le numerose segnalazioni che giungono ai carabinieri forestali consentono di strutturare anche una pianificazione delle attività di controllo sul settore e testimoniano particolare attenzione alle tematiche ambientali da parte dei cittadini segnalati. “

