ATESSA – Un nuovo anno da festeggiare durante la festa sociale dell’Anffas di Atessa, un’occasione per ritrovarsi e condividere un percorso e progetti per i ragazzi diversamente abili, in un’associazione che da tempo accoglie giovani, famiglie e molti amici.

La volontà è quella di essere presente all’interno del contesto sociale, raccontando una realtà che sostiene azioni mirate sul territorio, chiedendo la partecipazione di tutti, affinchè la disabilità sia un valore aggiunto per l’intera società e mai un ostacolo.

Ieri è stata una giornata di festa, trascorsa insieme ai ragazzi e alle loro famiglie, ma anche un momento di felicità per tutti quelli che hanno deciso di dare il proprio contribuito. 

È stato il presidente Marco Cicchitti a ricordare l’impegno di tutti, accogliendo nuove forze ed energie, per aggiungere giorno dopo giorno un piccolo tassello ma prezioso in un grande mare, per apprezzare fino in fondo un mondo fatto di pensieri ed azioni speciali.

“Un ringraziamento va a tutti voi, questa è una serata che voglio definire la festa del sorriso, – le parole del Presidente Marco Cicchitti – perché i sorrisi che avete rivolto all’ingresso sono tutti per i nostri figli speciali. Io oggi ho visto tanto, ma tanto cuore, che avete messo a disposizione dei nostri ragazzi. Dal loro cuore grandissimo, il grazie va a tutti voi che oggi siete così numerosi”.

È stata Mirella Tieri, moglie del Presidente e mamma di Ilenia, una delle ragazze speciali dell’Anffas, a raccontare il laboratorio solidale La Libellula uno degli ultimi progetti che ha preso vita in questi mesi, nato proprio dalla sua caparbietà e appoggiato da tutta l’associazione: “Il ringraziamento va a tutti, ai membri dell’associazione e ai volontari che hanno dato un contributo per far crescere questa iniziativa."

Un laboratorio dove nascono oggetti fatti a mano dai ragazzi, che ha sede nel centro storico di Atessa, aperto tutti i giorni e dove le loro creazioni sono esposte per una raccolta fondi, fatta dai ragazzi e per i ragazzi. Un progetto che aspira a diventare un occupazione stabile, utile ad insegnare loro come rapportarsi con la società e con le responsabilità.

Un pensiero è rivolto al dopo di noi, a quel momento in cui i genitori inevitabilmente non ci saranno più, e per il quale è necessario un impegno maggiore di tutti affinché si creino le condizioni per permettere ai ragazzi di spiccare il volo e conquistare la propria autonomia, anche se con fatica ed a piccoli passi.

I sorrisi, la gioia e la musica del Coro “La Rosa Blu” sono stati i momenti di una giornata trascorsa in allegria, tra amici e risate, una famiglia che ogni giorno vuole crescere sempre più, affermando la disabilità come una grande unicità. 

Le iniziative coinvolgono i ragazzi nel corso della settimana, e ogni passo fatto insieme ai volontari è il modo per conquistare qualcosa in più, per affermare le proprie capacità in un contesto in cui, putroppo, le differenze rappresentano un divario.

Tanti i ragazzi che da anni sono in questa associazione, che continua a crescere insieme a loro, con la volontà di riuscire a dare soluzioni e aiuti alle famiglie a partire dalla condivisione.