Il bilancio è più che soddisfacente per i Carabinieri Forestali di Abruzzo e Molise in termini di prevenzione e lotta alle azioni contro il patrimonio ambientale nel 2020. Sono stati in totale 76.737 i controlli effettuati e 888 le persone denunciate e tre arresti. Inoltre sono stati eseguiti 201 sequestri e contestati 2939 illeciti amministrativi.
Tutto questo attraverso le Stazioni Carabinieri Forestali e “Parco” assieme ai Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale presenti nelle due regioni nonché ai Nuclei Cites di Campobasso e Pescara.
Le azioni di prevenzione e lotta agli incendi boschivi hanno portato alla luce, attraverso gli oltre 1.175 controlli, 120 illeciti sanzionati con multe per un totale di 23.000€. Sono stati, inoltre, denunciati 18 incendiari di cui 10 in Abruzzo. Nella maggior parte dei casi gli incidenti sono di natura colposo, riconducibili a pratiche agricole e agronomiche.
Altrettanto importante sono stati i risultati nel contrasto alle pratiche di abbandono dei rifiuti, di gestione abusiva e illecita degli stessi ed ai traffico illeciti. Dal conteggio emergono 131 azioni illecite nella nostra regione a fronte di 6234 controlli. Le sanzioni applicate ammontano a circa un milione di euro.
I prelievi mensili nelle acque dei fiumi maggiormente inquinati, previsti dalla convenzione firmata tra i Carabinieri Forestali e la Regione Abruzzo e analizzati dall’Arta Abruzzo, sono stati 1016. È stato possibile, in qualche caso, risalire all’origine dell’inquinamento. Le principali cause di contaminazione è dovuta a scarichi abusivi nei corsi d’acqua.
Infine sono stati 20 i denunciati per reati di detenzione e commercializzazione illecita di specie tutelate dalla Convenzione di Washington, truffe online nella vendita di animali, di maltrattamento o legati alla caccia.