Partecipa a Val Sangro

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Alla Lecceta di Torino di Sangro avviata la ricerca sperimentale sulla Testudo hermanni

La testuggine in via d’estinzione è presente allo stato naturale solo nella Riserva, avviato il programma di tutela e conoscenza della specie

Redazione
Condividi su:

TORINO DI SANGRO – Arrivato l’ok definitivo dal Ministero dell’Ambiente e Ispra sono state avviate, all’interno della Riserva Naturale Regionale Lecceta di Torino di Sangro, le attività previste nel programma triennale di ricerca sperimentale sulla testuggine terrestre, Testudo hermanni.

Un esemplare in via di estinzione ma presente allo stato naturale soltanto a Torino di Sangro all’interno della Riserva istituita nel 2001 e che, proprio nel suo logo, riporta la figura della testuggine.

Come spiegato in comunicato diffuso dagli operatori “sono stati effettuati dei sopralluoghi per le ricerche e i ricercatori della S.H.I. (Societas Herpetologica Italica), Sez. Abruzzo e Molise e del G.Erp.A.M. (Gruppo Erpetologico Abruzzese e Molisano), con il supporto del personale della Lecceta, nel primo giorno di campionamento hanno rilevato tre esemplari maschi in buona salute e un carapace di una femmina con evidenti segni di bruciature”.

Il primo passo per le uscite in campo, che infatti continueranno nel periodo compreso tra marzo e ottobre di ogni anno, fino al 2019, per il “monitoraggio sanitario della popolazione di Testudo hermani visite cliniche, indagini parassitologiche e verifiche con tecniche non invasive) nonché l’identificazione univoca degli individui tramite un marcaggio permanente mediante applicazione di micro-trasponder e l’identificazione del pattern del carapace e piastrone”.

“Tali attività – dichiara Andrea Natale, Direttore della Riserva – sono finalizzate alla tutela e alla conoscenza della specie e, grazie ai volontari della SHI e GERPAM che ci mettono a disposizione gratuitamente la loro professionalità, con tecniche innovative ci danno la possibilità di desumere informazioni utili sulle dinamiche in atto, indicazioni per verificare lo stato della popolazione di Testudo hermanni presente a Torino di Sangro, nonché di monitorare la bontà delle attività di tutela in atto. L’utilizzo dei trasponder (microchip) – continua Natale – consentendo l’identificazione univoca dell’esemplare, oltre ai vantaggi legati alle attività di ricerca e monitoraggio, agisce anche come deterrente preventivo per limitarne il prelievo/furto da parte di malintenzionati e delinquenti. Studiare specie e habitat – conclude Natale – oltre che un obbligo derivante da direttive comunitarie, ci permette di avere informazioni sui cambiamenti climatici e modificazioni indotte dall’uomo in modo da avere informazioni che hanno ricadute anche economiche e sanitarie indirette.” 

Condividi su:

Seguici su Facebook