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Atessa: Ospedale di zona disagiata, la proposta approvata in Consiglio Comunale

D’Alfonso e Paolucci: sospensione dei provvedimenti incoerenti con questa fase, andremo a Roma con il documento

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ATESSA – Un consiglio comunale partecipato quello di ieri sul futuro dell'Ospedale San Camillo de Lellis, presente anche il prefetto Antonio Corona, numerosi i cittadini, altrettanto numerosi anche i dipendenti dell’ospedale intorno ad una sala consiliare con circa trenta sindaci, fascia tricolore al collo, a rappresentare il proprio territorio. Unico punto all’ordine del giorno la proposta di riconoscere il San Camillo de Lellis come Ospedale di Zona disagiata, documento votato all’unanimità da tutto il Consiglio Comunale. 

“Chiediamo che il nostro ospedale non venga riconvertito in Pta, ospedale di Comunità per curare anziani cronici, geriatrici, - le parole del Sindaco Borrelli e contenute nel documento  – ma venga trasformato da ospedale generalista in ospedale di area disagiata in considerazione del fatto che Atessa è paese cerniera tra una zona industriale vitale per tutto l’Abruzzo e un entroterra disagiato e di alta montagna, un territorio fatto di centri distanti più dei tempi previsti per legge e tenuto conto delle condizioni delle strade che rendono questi centri difficilmente raggiungibili soprattutto d’inverno”.

Il Consiglio si esprime portando la proposta alla Regione e consegnando così il documento al Presidente D'Alfonso e all'Assessore alla Sanità Paolucci seduti ai banchi nel corso di tutta la seduta. 

È il Presidente D’Alfonso a riassumere la posizione della Regione al termine della seduta “Abbiamo definito di istituire un tavolo paritario tra enti locali, la rappresentanza di questa città territorio che è Atessa e la Regione Abruzzo, grazie a questo tavolo e al documento che avete sottoposto e approvato e alle linee di riferimento che noi abbiamo, andremo al Ministero della Salute e al Ministero dell’Economia e Finanza per fare in modo che si aggiungano quelle prestazioni che sono ritenute necessarie a questo territorio sapendo però che la competenza in tema di salute non è esclusiva della regione ma è una competenza vigilata di due Ministeri. Sospendiamo la declinazione, l’attuazione di quei provvedimenti amministrativi che sono incoerenti con questa fase di confronto e di dialogo. Una fase impegnativa, dobbiamo lavorare con i dati, convincere e argomentare.”

Proposta accolta, dopo una discussione in cui non sono mancati spunti di dibattito e qualche, poco velata, frecciata tra i banchi in merito alle scelte ed al percorso che da tempo interessa l’ospedale di Atessa. Questo quanto emerso proprio al termine del Consiglio Comunale, durante il quale non sono mancate inoltre le voci di un gruppo di contestatori contro le parole del Presidente D'Alfonso, allontanati dalla sala con l'intervento delle Forze dell'Ordine. A parlare, con un certo peso sono stati anche i sindaci di tutto il territorio, affaticati dalle difficoltà nell’affrontare situazioni quotidiane in paesi e comunità che sono difficilmente raggiungibili. Le voci dei cittadini si sono mescolate alla discussione, pur restando divergenti alcune posizioni, si attende ora che i prossimi passi diano il seguito alla proposta. 

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