VILLA SANTA MARIA - A portare in alto la Chiesa della Congrega o della Madonna del Rosario come uno dei luoghi che raccontano una storia e rappresentano l’identità del territorio ma che necessita di essere aiutata, sono stati i 12.125 voti di tanti che hanno segnalato questo come uno dei luoghi più cari alla collettività.

I cittadini di Villa Santa Maria si sono mobilitati, chiamando all’appello i tanti conterranei che tutt’ora vivono all’estero, fino in Australia, Stati Uniti e Canada, per riuscire a raccogliere le firme di tutti coloro che a quella Chiesa sono ancora legati, una grande mobilitazione che ha coinvolto gli abruzzesi e non solo per portare all’attenzione di tutti un gioiello che, dopo varie vicissitudini e interventi, è ora a rischio viste le condizioni in cui versa da troppo tempo.

È salita così all’attenzione anche nazionale quella che è stata sede della Congregazione di frati del Santissimo Rosario fin dalla sua fondazione nel XVII secolo. Un luogo che sorge su di uno sperone roccioso in forte pendenza, motivo per cui all’origine vennero utilizzati contrafforti a scarpa per fare da sostegno ai muri posteriori e laterali. Dall’esterno semplice e dimesso, ma all’interno tutta barocca, un edificio che nel corso del tempo ha subito danni importanti a causa del crollo di parte della roccia su cui poggia.

Anche dopo una serie di interventi disposti, la situazioni si è aggravata per cui è stata disposta la chiusura al culto ritenendola inagibile, ed è così che risulta da diverso tempo, in una condizione di abbandono in attesa di riparazioni e restauri sempre più urgenti.

Ci sono posti infatti che conservano tanta meraviglia, su tutto lo stivale, che sono il segno di una comunità, che racchiudono una storia, ma che risentono del passare del tempo, delle intemperie e forse, in alcuni casi, anche della cattiva gestione da parte degli amministratori.

Da questi principi nasce infatti da molti anni l’idea del censimento promosso dal Fai – Fondo Ambiente Italiano – in collaborazione con Banca Intesa Sanpaolo su tutto lo stivale, con la volontà di scovare e portare all’attenzione di cittadini e istituzioni luoghi che, di fatto, sono cari a molti ma che rappresentano anche un vanto per il patrimonio culturale ed artistico tutto italiano.

Forse per il territorio bisognerebbe fare sempre un passo in più, e il Fai che da sempre si occupa di promozione e tutela ha pensato di coinvolgere tutti in una particolare iniziativa che quest’anno ha raccolto su tutto il territorio italiano più di un milione e mezzo di voti.

Con la speranza che azioni ome queste possano portare all'attenzione di tutti i nostri piccoli gioielli, affinchè si possa fare qualcosa per alcuni tesori che rischiano di essere totalmente dimenticati.