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Il Lanciano vince ma l'Atessa fa paura

Quintiliani decide probabilmente il campionato, ottima ripresa dei rossoblù

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LANCIANO 1920 ATESSA M.T. 1-0

La quinta giornata di ritorno del girone B di prima categoria, mette di fronte le prime due della classe, in una sfida che mancava dall’eccellenza 1997/1998 e che vede, allo stadio Giudo Biondi, la capolista Lanciano, senza sorpresa alcuna saldamente in testa alla classifica, ospitare l’inseguitrice più vicina, l’Atessa, che si presenta in terra frentana dopo 20 anni con una folta rappresentanza ospite con l’obiettivo di non sfigurare e, più che recuperare terreno dai rossoneri, tentare di arginare la risalita della Virtus Ortona, distante solo due lunghezze e in corsia di sorpasso.

Mister Farina ha tutte gli effettivi a disposizione e vara il consueto 4-3-3 con questo undici titolare: Cericola in porta; Spinelli, capitan Mainella, Vitullo e Zinni nel quartetto difensivo; Manzone in regia, coadiuvato dalle mezzali Caruso e Di Laudo; tridente confermato dalla vittoria di domenica scorsa con il San Vito, appannaggio di Sciarrino, Barry e Alessio Di Francesco, preferito a Del Roio che si accomoda in panca.

Dopo i primi, canonici, minuti di studio, i padroni di casa cominciano a prendere il controllo delle operazioni e, nell’arco di 3 minuti poco prima del quarto d’ora, crea diversi brividi a Cericola: Sardella manda alto da buona posizione al 10’ e qualche istante dopo rientra sul destro e spedisce a lato dalla media distanza; passano pochi secondi e stavolta ci prova Tarquini, che colpisce di testa ma indirizza oltre la trasversale, non sfruttando l’ottimo traversone dell’attivissimo Sardella.

Il primo tiro in porta di marca ospite arriva al 16’ con Di Francesco che, ricevuto il cross dalla destra di Sciarrino, arpiona il pallone in piena area di rigore, nel traffico di maglie rossonere, ma strozza il tiro e il pallone viene bloccato da Di Vincenzo.

I padroni di casa alzano il ritmo e iniziano a stazionare stabilmente dalle parti di Cericola, quest’ultimo impegnato al 29’, quando deve respingere in tuffo il fendente dal limite di Sardella; sulla respinta, Quintiliani non trova il bersaglio grosso e spara a lato. Con il passare dei minuti il Lanciano diventa sempre più intraprendente mentre l’Atessa non riesce a rendersi pericolosa, subendo le continue incursione rossonere, anche se la truppa di mister Del Grosso non riesce a trovare la scintilla per il vantaggio.

Il momento buono è nell’aria e il Lanciano raccoglie i frutti al minuto 39: Avvantaggiato scarica per Boccanera che mette al centro; Di Gennaro stacca insieme a Cericola in uscita, il quale riesce a smanacciare nonostante l’intervento del capitano lancianese lo faccia sbilanciare a terra, giudicato regolare dal signor Ulbar della sezione di Teramo; sulla corta respinta, il più lesto ad arrivare è Quintiliani, che scaraventa in rete di controbalzo e fa esplodere i 1300 del Biondi. Sigillo numero 10 in campionato per l’esterno mancino e risultato che non cambierà più.

La risposta atessana arriva sui titoli di coda del primo tempo, con il colpo di testa di capitan Mainella su corner calciato da Di Laudo, anche se l’incornata del centrale difensivo atessano è debole e di facile lettura per Di Vincenzo.

Alla ripresa dei giochi, la sfida cambia spartito e vede i rossoblù molto più arrembanti e lucidi rispetto ai rossoneri, in calo fisico e che, mano a mano, abbassano il proprio baricentro rintanandosi nella propria metà campo, in protezione di un risultato che mette in palio una grossa fetta di promozione.

Comincia subito forte l’Atessa, pericolosa dopo 2 minuti con il diagonale di Sciarrino che si spegne sul fondo.

La truppa di mister Farina continua a guadagnare terreno e fiducia nei propri mezzi, anche dopo l’innesto di Del Roio, che rileva un opaco Barry e si posiziona nel solito ruolo di ala sinistra, facendo arretrare Di Francesco sulla linea mediana.

Nonostante la pressione e la spinta dalle fasce, i locali rischiano poco e non disdegnano veloci ripartenze con gli sguscianti Sardella e Quintiliani.

L’Atessa torna in avanti con il tentativo da distanza siderale di Manzone, che spara di prima intenzione sul suggerimento in orizzontale di Zinni ma trova solo la potenza e non la mira giusta per centrare lo specchio.

Lo stesso Manzone ci riprova al 67’ direttamente da calcio di punizione, impegnando Di Vincenzo in un delicato intervento a terra.

Al 73’ arriva la più grossa chance per il pareggio atessano, quando Del Roio, dagli sviluppi di un tiro dalla bandierina, pennella sul secondo palo trovando Sciarrino, che svetta più in alto di tutti e chiama alla provvidenziale risposta Di Vincenzo, il quale si esalta e riesce a preservare l’inviolabilità della propria porta.

Al minuto 84 annotiamo l’ultimo sussulto ospite con il neo entrato Iannone (che aveva preso il posto di Caruso), il quale prova la conclusione dai 25 metri sfruttando una sponda di Sciarrino; tuttavia, il pallone finisce oltre il legno trasverso e si spegne sul fondo.

Nel finale, con gli ospiti proiettati totalmente in avanti, il Lanciano fallisce il raddoppio in due occasioni con Quintiliani e Sardella, ma i due esterni rossoneri peccano di precisione. Poco male, comunque, perché di lì a poco Ulbar dichiara concluse le ostilità e sancisce la vittoria numero 17 (su 18 incontri) della capolista Lanciano, che sale a quota 51 e distanzia di sei punti proprio la Mario Tano, uscita a testa alta e graziata dalla Virtus Ortona, bloccata sul pari casalingo dal fanalino di coda Fresa.

Se per il primo posto e la promozione diretta, i giochi sono ormai chiusi, continua la lotta serrata per agganciare i play off, che vedrà l’inevitabile sorpasso dell’Ortona sull’Atessa nel prossimo turno, in quanto i gialloverdi guadagneranno 3 punti a tavolino con il Cupello mentre i draghi osserveranno il turno di riposo, ritrovandosi, alla ripresa del 25 febbraio nel derby interno con il Paglieta, in terza posizione ma a stretto contatto dai gialloverdi.

BOPERDUE

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