VIRTUS ORTONA ATESSA M.T. 0-1
Al comunale di Ortona va di scena uno dei due anticipi del sabato e, la gara in programma, assicura spettacolo e bel gioco tra due formazioni interessanti: da una parte i gialloverdi di casa, squadra attrezzata per il salto di categoria e vogliosa di un pronto riscatto dopo la cinquina d’esordio patita a Lanciano; dall’altra arriva la neo promossa Atessa Mario Tano, reduce da un bel poker con il Celenza e giunta al nuovissimo impianto di Ortona senza alcun timore. Mister Farina può contare su tutte le sue pedine e schiera il consueto 4-3-3 mandando Cericola tra i pali; Spinelli, capitan Mainella, Vitullo e Zinni baluardi difensivi; Manzone, Pili e D’Ortona in linea mediana, mentre Del Roio, Sciarrino e Venditti formano il tridente d’assalto.
L’avvio degli ospiti è a diesel, al contrario dei locali, che spingono fin da subito all’immediata ricerca del vantaggio, comprimendo gli avversari nella propria metà campo anche se, in realtà, senza trovare spunti rilevanti in zona gol. Anzi, dopo il non facile avvio, i rossoblù – oggi in tenuta bianca – iniziano a guadagnare campo e a prendere le misure; infatti, al 13’ si fa vedere Del Roio che, dopo aver ricevuto il pallone da Zinni, da fallo laterale, scocca un destro a volo dal vertice d’area che scheggia la parte alta della traversa e si spegne sul fondo.
Il primo attacco inietta fiducia nell’Atessa che, al 16’ ha una clamorosa palla gol per passare in vantaggio con Venditti: elegante uscita palla al piede di Vitullo fino alla propria trequarti e lancio al bacio per lo scatto di Venditti, il quale elude il fuorigioco e si ritrova un’autostrada davanti, rimanendo a tu per tu con il numero 1 di casa Della Pelle; tuttavia, la punta non ha le idee chiare e tergiversa troppo, concludendo poi troppo tardi sul corpo del portiere, sciupando un’occasione incredibile.
La risposta dei locali arriva due minuti più tardi quando, sul piazzato di Leone, Cericola esce di pugni; la sfera resta lì e Dragani prova a girarla in rete con una mezza rovesciata, di poco fuori misura.
La gara è piacevole, tra due contendenti che non rinunciano al gioco e affrontandosi senza esclusioni di colpi, con interventi anche decisi e relativamente pericolosi. L’Ortona ha l’occasione più nitida al 29’, su azione di rimessa, con Pantalone che serve sulla destra un indomabile D’Aloiso, abile a puntare Mainella e fortunato nel vincere il rimpallo, costruendosi lo spazio per l’insidioso diagonale rasoterra sul quale Cericola riesce ad intervenire in tuffo; sulla respinta, si fionda l’esperto Del Peschio, il quale controlla e calcia a botta sicura da due passi, ma Cericola è reattivo riuscendo a rialzarsi in un lampo e opporsi alla conclusione della punta di casa, salvando il risultato.
Il botta e risposta tra le due squadre va avanti e, al 32’, è il turno della Mario Tano, pericolosa in ripartenza grazie a Pili, che ruba un ottimo pallone a centrocampo e serve sulla corsa Sciarrino sulla destra, il quale entra in area e lascia partire un rasoterra che finisce a fil di palo sul fondo.
Poco dopo sono ancora gli ospiti a premere in avanti, con la buona chance capitata a D’Ortona, che non riesce a correggere al meglio un tiro cross di Vitullo sugli sviluppi di un calcio piazzato di Del Roio. Al 37’ lo stesso Del Roio pennella un ottimo pallone direttamente da corner nella zona di Sciarrino, abile a girare a volo ma sfortunato nel trovare una deviazione di un difensore sotto misura. Sul finale di tempo deve alzare bandiera bianca Leone, uscito acciaccato e costretto a lasciare il posto a Di Nenno. L’ultima emozione del primo tempo è al 41’ con il piazzato dal limite di Del Roio, anche se la conclusione a giro del sette ospite è abbastanza telefonata e facilita i compiti di Della Pelle che respinge con i pugni.
La ripresa non cambia copione, con le due formazioni ad affrontarsi a viso aperto e le sorti della gara incerte fino all’ultimo. A partire meglio, come nella pima frazione, è l’Ortona, pericolosissima in avanti al 52’: angolo di D’Aloiso e palla respinta dalla difesa; Di Nenno raccoglie la sfera vacante al limite e lascia partire un destro potente che mette a dura prova i riflessi di Cericola, provvidenziale nella deviazione di un pallone difficile e anche deviato nella mischia che resta, comunque, a pochi passi dalla porta ma Dragani, in sospetta posizione, calcia clamorosamente a lato. La truppa di mister Segalotti ci crede ed alza il baricentro, nel tentativo di scardinare la retroguardia ospite, mentre il solito Del Roio si incarica di sparare un colpo di alleggerimento al 59’, con un’incursione solitaria dai 20 metri e la conclusione che lambisce il palo ma finisce a lato.
Il momento chiave della partita arriva al minuto 64, quando Pili, già ammonito, entra in maniera irruenta ma fondamentalmente sul pallone in un contrasto a centrocampo; il direttore di gara, il signor Speziale della sezione di Pescara, dapprima sembra perdonare il centrocampista atessano ma poi, accerchiato da tutti i giocatori ortonesi, cambia idea e mostra il secondo cartellino giallo a Pili, che guadagna il rosso e la doccia anticipata, tra le proteste degli ospiti, costretti all’inferiorità numerica per l’ultima mezzora di gara.
Mister Farina corre ai ripari e richiama Venditti, inserendo Caruso tornando a 3 in mediana e affiancando Del Roio a Sciarrino in avanti.
L’uomo in più aumenta la fiducia nei gialloverdi, ormai stabilmente riversati nella metà campo avversaria, ma poco concludenti, grazie anche alla gran giornata di tutto il pacchetto arretrato atessano, che riesce a costruire anche pericolose azioni di rimessa.
Proprio da una di queste, i draghi trovano il gol partita, al minuto 76: calcio di punizione sui 25 metri in posizione poco defilata sulla destra, in buona zona per un ipotetico mancino che, però, non c’è; tutti si aspettano il tiro a giro di Del Roio e, invece, parte un missile terra aria di Samuele Manzone sul palo del portiere, lasciando sorpreso Della Pelle che sfiora solamente; palla in rete e boato liberatorio del nutrito settore ospiti di fede rossoblù. Esultanza a pieni polmoni e grossa soddisfazione per il lungo centrocampista, spesso beccato dal pubblico; per lui secondo gol stagionale e consecutivo, dopo quello messo a segno con il Celenza.
Il gol subito è una tremenda batosta per l’Ortona, che abbassa la testa e carica furiosa per ribaltare la situazione, mentre l’Atessa si chiude ovviamente a riccio e si aggrappa alle ultime forze rimaste per mantenere il prezioso vantaggio.
Il forcing locale crea una ghiotta opportunità all’84’: corner di D’Aloiso e mischia furibonda sulla linea di porta atessana; Cericola è superato ma, tra la selva di gambe, lo zampone di Mainella impedisce al pallone di varcare la soglia. A ridosso del novantesimo, ci prova anche Fedele, da fuori area, con un gran destro a mezza altezza che, ancora una volta, esalta i riflessi di Cericola, il quale chiude la serranda con un volo plastico. L’ultimo brivido per i rossoblù arriva in pieno recupero, con il cross della disperazione di Pedico, che assume una traiettoria strana e per poco non beffa l’estremo ospite.
Finisce con il successo esterno dell’Atessa, che resta a punteggio pieno ma soprattutto festeggia una vittoria pesante su un campo proibitivo, nonostante l’inferiorità numerica. Nel prossimo incontro, al Fontecicero, i draghi affronteranno il Vasto Marina, altra squadra attrezzata per giocarsi il campionato fino alla fine.
BOPERDUE