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Atessa Mario Tano - San Buono è 3 a 1: vittoria della squadra atessana che festeggia la promozione in Prima Categoria

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ATESSA - È ancora tempo di recuperi nel girone F di seconda categoria, con lo svolgimento dell’intera giornata numero 16, prima di ritorno, rinviata in blocco lo scorso 22 gennaio per neve. Tutti in campo, quindi, per quella che diventa la penultima gara della stagione, ultima in casa per l’Atessa Mario Tano, che ospita il già salvo San Buono. Per i rossoblù, la vittoria odierna, accompagnata da un altro passo falso dell’Odorisiana, potrebbe significare il ritorno in prima categoria dopo appena un anno di purgatorio, anche se stavolta la promozione sarebbe conquistata sul campo senza ripescaggi alcuni.

Pubblico delle grandi occasioni al “Fontecicero” per la sfida con i giallorossi di mister Cianciosi (orfani, tra gli altri, anche della bestia nera atessana Suriano), che non vogliono assolutamente sfigurare ed essere le vittime sacrificali. Mister Padolecchia ha tutti a disposizione (tranne i lungodegenti Mainella e Fonseca) e opta per il consueto 4-3-3 con Di Rico tra i pali; Hanxhari, capitan Di Rocco, Michel Russi e Zinni in terza linea; Manzone in cabina di regia assistito dalle mezzali Tucci e Pili; in prima linea confermatissimo il tridente formato da Ermanno Russi, Del Roio e Pasquale Marcucci.

Gli ospiti, in formazione rimaneggiata, non hanno assilli di classifica ma vogliono comunque onorare la difficile trasferta assumendo un atteggiamento fortemente difensivo al contrario dei padroni di casa, ovviamente motivati e obbligati a fare bottino pieno. Dopo neanche un minuto, l’Atessa si catapulta in avanti con il tentativo di Marcucci, abile a conquistare lo spazio per la battuta a giro dal limite, che si spegne al di sopra del montante. Lo stesso Marcucci, al 6’, ci riprova dai 20 metri su calcio piazzato; parabola perfetta che scavalca la barriera ma trova lo straordinario riflesso del numero 1 ospite D’Adamio, il quale devia in angolo con un tuffo in gran stile. Sul seguente angolo, il pallone arriva sui piedi di capitan Di Rocco che, da posizione favorevole, calcia clamorosamente sul fondo, graziando i giallorossi. 
Al 12’ si fa notare anche Del Roio che, dopo una bella discesa sulla fascia, lascia partire un cross dalla traiettoria beffarda che per poco non sorprende D’Adamio, bravo anche stavolta a rifugiarsi in angolo.

Gli ospiti raramente escono fuori dal guscio e tentano la sortita al 21’ con il destro pretenzioso di Bolognese dalla lunga distanza che esce a lato non di molto.

L’Atessa replica due minuti più tardi con l’assolo di Del Roio, il quale converge al centro e scocca il tiro dai 25 metri, comunque troppo centrale per impensierire D’Adamio.
Il dominio territoriale dei rossoblù non sortisce gli effetti desiderati e l’imprevedibilità di una scienza inesatta come il calcio trova la conferma al minuto 37: calcio di punizione dai 30 metri per il San Buono; l’esecuzione del piazzato è affidata allo specialista Tullio Romilio che trova la parabola perfetta per superare Di Rico non esente da colpe, gonfiare la rete e ammutolire tutto il “Fontecicero”. 0-1 a sorpresa per i giallorossi e silenzio tombale negli spalti.
I padroni di casa ovviamente non ci stanno e provano subito a rimettere le cose apposto con Manzone, pericoloso in due occasioni: dapprima, al 42’ quando, dopo l’appoggio di Zinni, scaraventa un destro terrificante di prima intenzione dalla media distanza che colpisce in pieno la traversa, con il rischio di buttarla giù; e nell’ultimo assalto del primo tempo, divorandosi una colossale opportunità, ciccando un pallone facile da due passi su cross di Tucci.

Nell’intervallo, c’è spazio per la piccola cerimonia organizzata dalla società atessana, con la consegna di una targa commemorativa per onorare la figura del defunto Elvio Eligio (tra l’altro primo presidente dell’attuale società) consegnata alla vedova da due vecchie glorie del calcio atessano come Nicola Basilico e Nino Di Fonzo, storico capitano ai tempi della quarta serie. 

Si torna in campo e l’Atessa si rimpiomba subito in avanti con il chiaro intento di stravolgere il risultato a proprio favore e, a suonare la carica, ci pensa Del Roio, con una conclusione a giro di poco a lato dopo nemmeno un minuto di gioco.
Al 57’ ci prova un attivissimo Manzone con un siluro dalla distanza che, però, non trova il bersaglio grosso neanche questa volta.La costante pressione atessana diventa insostenibile per il San Buono, che soccombe al minuto 62: Marcucci cambia fascia per Manzone, abile a liberarsi dalle marcature e a scodellare al centro un pallone arpionato da Ermanno Russi che prova la conclusione; in traiettoria, irrompe l’avanzato Hanxhari, il quale vince il duello fisico con un difensore e fulmina D’Adamio da due passi.
I draghi aumentano ancor di più la spinta per ribaltare definitivamente il punteggio, rincuorati dal gol e dalle ottime notizie provenienti da Altino, dove l’Odorisiana ha subito il 2-0. C’è tanto lavoro da svolgere per D’Adamio, chiamato subito in causa dalla staffilata di Del Roio, deviata abilmente in corner e, soprattutto, dalla miracolosa respinta d’istinto sul seguente tiro della bandierina, vanificando l’incornata di Pili da pochi metri. Al 71’ torna a farsi notare Marcucci con una gran conclusione a giro dal vertice d’aria che finisce a lato di pochi centimetri, anche a causa della fortuita deviazione di Piras. Sul corner successivo, Di Rocco, in mischia, riesce a spingere il pallone da zero metri, ma la porta del San Buono rimane stregata per effetto del provvidenziale salvataggio sulla linea di porta di un difensore giallorosso.
L’Atessa attacca in massa senza sosta e, dopo l’ennesima occasione fallita, con l’inzuccata di Pili che sciupa l’ottimo spiovente al centro di Del Roio, la truppa di mister Padolecchia passa meritatamente all’incasso, al minuto 82: un pallone vacante sulla trequarti è raccolto da Michel Russi che controlla e, da distanza siderale, fa partire un gran mancino indirizzato nel sette; anche stavolta D’Adamio è formidabile e riesce a smanacciare ma, sulla respinta, si fionda come un rapace “il fornaio” Marcucci, il quale, in acrobazia, trova la rete e fa esplodere letteralmente le gradinate del comunale in un boato assordante.

La festa dei draghi diventa apoteosi al minuto 91, quando arriva la notizia ufficiale della sconfitta dell’Odorisiana, a cui fa immediato seguito il gol della sicurezza ad opera di Michel Russi, il quale controlla un pallone dal limite e fa partire un missile terra area su cui neanche un super D’Adamio può nulla; palla in buca d’angolo e scene di giubilo in tribuna. 
 Il triplice fischio del signor Giancristofaro della sezione di Lanciano, pone fine all’incontro e apre le celebrazioni per il sodalizio rossoblù, con grandi cerimonie in campo, sfilata d’obbligo lungo le strade del paese e abbondanti festeggiamenti in piazza fino a notte fonda come giustamente doveva essere, a coronamento di una stagione straordinaria che non poteva avere un finale diverso da un meritatissimo trionfo.

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