A Selva D’Altino si disputa uno dei big match più interessanti della giornata, offrendo al numeroso pubblico lo scontro tra i padroni di casa dello Sporting, protagonista di una buona risalita fino al quinto posto, affermandosi come squadra più in forma nell’ultimo periodo, e l’Atessa Mario Tano, sempre seconda e rilanciata in classifica anche grazie al giudice sportivo: già , perché giovedì scorso la lega si è pronunciata in favore dei rossoblù riguardo il ricorso presentato dagli stessi dopo la sconfitta di Carunchio con il Mario Turdò, reo di aver fatto scendere in campo l’esperto Marco Zacco che, in realtà , doveva ancora scontare un turno di squalifica risalente all’ultima giornata dello scorso campionato; nessuna squadra si era accorta di questa irregolarità tranne l’Atessa che, nei tempi giusti, aveva presentato reclamo chiedendo la vittoria a tavolino, cosa che, infatti, diventa ufficiale spingendo i rossoblù a -4 dalla battistrada Cupello.
L’arduo compito dei draghi, però, si complica sia per la caratura dell’avversario odierno, sia per la numerosa lista delle assenze: out l’acciaccato Verdecchia, forfait di Menna e D’Eramo, squalificati Marchionno e Hanxhari ma, soprattutto, c’è la pesante lacuna lasciata da Bruno Fonseca, vittima di un tremendo incidente stradale sabato mattina che ha fatto pensare al peggio nelle prime battute, rivelandosi però fortunatamente meno grave, con il fantasista che se la cava con la rottura del setto nasale e diversi punti di sutura. Auguri di pronta guarigione da parte di tutti gli addetti ai lavori ed evidenziato da diverse tifoserie.
Mister Padolecchia è costretto a cambiare interpreti ma non rinuncia al fedele 4-3-3: Di Rico difende i propri pali insieme a De Francesco, capitan Mainella, Michel Russi e Zinni; in mediana Manzone, Pili e Tucci e tridente composto da Del Roio, Ermanno Russi ed Orlandi.
La gara vive i primi minuti senza grosse emozioni se escludiamo l’occasione del 6’ di marca locale, quando D’Alonzo pennella al centro per l’accorrente Antonini che, tutto solo di testa, non trova l’impatto migliore e getta via una buona opportunità .
I rossoblù, falcidiati dalle pesanti assenze, provano a guadagnare metri e riversarsi in avanti. Il momento chiave del match è il minuto 11: dopo un recupero, Manzone si ferma e chiede immediatamente il cambio; il tecnico atessano, tra l’altro grande ex di turno, getta nella mischia il guineano Ammar Barry al suo posto, modificando lo scacchiere in un ordinario 4-4-2 e, da quel momento, la partita cambia volto.
I primi segnali concreti di Atessa arrivano al 18’, proprio con il neo entrato Barry che si mette subito in mostra, scambiando sulla sinistra con Zinni e calciando di destro dal vertice d’area, ma il pallone che trova solo l’esterno della rete.
I padroni di casa cominciano a subire il gioco veloce e di rimessa degli avversari e, con il passare dei minuti, perdono sempre di più la territorialità , arrivando di rado in zona offensiva. L’ultimo sussulto dei biancoverdi è del 31’, con il tentativo dell’esperto Scutti su calcio da fermo dai 30 metri; buona la traiettoria ma non la potenza, con la sfera che risulta di facile lettura per il semi inoperoso Di Rico.
Nel complesso, comunque, gli spettatori non assisteranno ad un bello spettacolo, a causa del gioco continuamente spezzato dalle imprecisioni delle due squadre e interrotto da interventi decisi dagli accesi animi, spesso poco gestibili dal signor D’Adamio della sezione di Vasto, costretto a far fioccare cartellini gialli da ambo le parti per ristabilire apparentemente la calma.
Sul finire di frazione sono gli ospiti ad avere la palla gol più ghiotta, al 39’: dal piazzato di Del Roio, il pallone piomba in piena area di rigore accendendo una furibonda mischia; a due passi dalla porta, Orlandi non aggancia ed Ermanno Russi ci arriva in allungo, trovando l’impatto con la sfera che, però, si stampa sulla base del palo e viene poi spazzata via dall’affannata difesa biancoverde. Si va al riposo con le reti inviolate.
La pausa giova decisamente di più agli atessani che, al primo giro di lancette, sbloccano il risultato: Zinni verticalizza per Russi, abile a girarsi subito e lanciare in profondità , innescando la velocità del guineano Barry, il quale brucia sullo scatto Pelliccia e, appena dentro l’area, fulmina Labbrozzi indirizzando il pallone in fondo al sacco. Secondo gol consecutivo per la punta e boato da parte del nutrito settore ospiti. Sulle ali dell’entusiasmo, i draghi ipotecano il match già al minuto 51: Del Roio aziona sulla sinistra lo sgusciante Barry, che aggancia il pallone e resiste alle cariche avversarie, per poi servire nel corridoio Ermanno Russi; il purosangue atessano, tutto solo, non si lascia abbindolare da Labrozzi e deposita in rete con un chirurgico piattone mancino che vale lo 0-2.
Il micidiale uno due ospite taglia le gambe alla truppa di mister Pino Di Toro, in pratica scomparsa dal campo e, anzi, in continuo pericolo di una nuova capitolazione, come al 66’ quando, su un lungo cross di Del Roio, Barry arpiona un pallone difficile e concede la sponda all’accorrente Pili, che dal limite lascia partire una rasoiata diretta in buca d’angolo ma stavolta Labrozzi è fenomenale e riesce a deviare in angolo con l’aiuto del palo. Da quel momento la gara subisce una fase di stanca dovuta sia al primo caldo dell’anno ma anche alla stanchezza dei 22 in campo, che, di fatto, iniziano ad essere rimpiazzati da forze fresche. Anche Padolecchia attinge dalla panchina, composta da ben 5 juniores, sostituendo uno stremato Orlandi con Antonio Zaccardi, classe ‘96.
I locali provano a rientrare in partita a tutti i costi, prodigandosi in avanti al 72’ con il tentativo coraggioso del neoentrato Michele Scutti che, dopo l’uscita a vuoto di Di Rico sugli sviluppi di un corner, sfida la sorte colpendo al volo un difficile pallone che vola lontano dal bersaglio grosso. Passano pochi minuti e stavolta ci prova Alessandro Di Marsilio che, ben imbeccato da Antonini, guadagna posizione su Mainella e calcia dal limite, tuttavia mancando lo specchio e sparando sul fondo.
A pochi minuti dal termine segnaliamo il terzo cambio nelle file atessane con l’ingresso del promettente debuttante Samuele Staniscia, classe 2000, che rileva Ermanno Russi.
Con i locali sbilanciati completamente in avanti, gli ospiti chiudono le pratiche proprio al minuto 90: da un lungo rilancio dalle retrovie, il pallone arriva poco dopo il cerchio di centrocampo, dalle parti dell’avanzatissimo Labrozzi, sorpreso dall’arrivo dell’indomabile Ammar Barry, il quale anticipa il portiere avversario, avanza palla al piede e deposita nella porta sguarnita il gol che vale lo 0-3 e tre fondamentali punti in classifica.
In pieno recupero c’è spazio per un’ulteriore emozione, sempre di marca atessana: Del Roio taglia il campo e serve sulla destra il giovane Staniscia, che entra in area e apre il piattone mancino a rientrare; super parata di Labrozzi ma, sulla corta respinta, Pili si divora l’impensabile, calciando clamorosamente a lato. Poco male, comunque, perché alla fine i rossoblù chiudono una domenica con i fiocchi, espugnando un campo difficilissimo, guadagnando due punti sulla capolista e dedicando la vittoria al suo bomber Bruno Fonseca.