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Passa l'Atessa ma quanta sofferenza!

I rossoblù proteggono lo 0-0 grazie anche a Cericola e accedono alle semifinali regionali. Domenica si va a Atri

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ATESSA M.T. ORTONA 0-0

Archiviata le regular season, la promozione diretta, appannaggio del Lanciano, e il discorso salvezza, con il Tre Ville che, vincendo il play out, spedisce in seconda categoria il Roccaspinalveti festeggiando una salvezza miracolosa, spazio alla lunga strada dei play off per centrare un solo posto disponibile in promozione tra le 10 (su 16) squadre ancora in corsa. Primo turno per l’Atessa che, dopo aver chiuso al secondo posto con un margine superiore ai 10 punti sulla 5° classificata, ha potuto evitare la semifinale e ospita, in un Fontecicero gremito, la terza della classe Virtus Ortona, vittoriosa per 1-0 sul Vasto Marina domenica scorsa: la gara odierna mette in palio il pass per la semifinale play off regionale contro la vincente del girone E.

Mister Farina si presenta con i soliti lungodegenti indisponibili, ai quali si aggiunge Nicola Scutti, costretto a chiudere anzitempo la stagione per problemi ad un menisco; inoltre, apprensione in settimana per Di Laudo, il quale ha sofferto per una contrattura muscolare di non poco conto, ma, almeno, Farina può fare affidamento su Quintiliani, al rientro dopo un mese e, soprattutto, D’Ortona, che torna a disposizione dopo l’operazione al crociato, anche se, inizialmente, partono entrambi dalla panchina. Il tecnico di casa sceglie il consueto 4-3-3 formando questo scacchiere iniziale: Cericola a difesa dei propri pali; Iannone, capitan Mainella Vitullo e Zinni nel quartetto difensivo; Manzone, Caruso e Di Laudo in mediana, pronti ad innescare il tridente d’assalto formato da Del Roio, Di Francesco e Barry, boa d’attacco, a digiuno dal 4 marzo. L’ultimo dato, curioso, è quello relativo alla direzione di gara: infatti, insieme al signor Di Michele della sezione di Chieti, vengono designati i due guardalinee Boffa e Quaranta, di fatto riportando una terna arbitrale al Fontecicero dopo 10 anni.

A partire forte sono gli ospiti, con Di Meco che suona la carica, caricando un siluro mancino a volo da fuori che mette in apprensione Cericola. Lo stesso Di Meco ci riprova al 14’ su suggerimento di Ranalli, ma la mira è nuovamente imprecisa.

I gialloverdi spingono costantemente, trovandosi di fronte un’Atessa contratta e incapace di imbastire azioni offensive degne di nota. Al 28’ entra in scena bomber Del Peschio, il quale si procura un piazzato dai 25 metri che lui stesso va a tirare, trovando una parabola perfetta che aggira la barriera e colpisce la parte esterna del palo. Due minuti più tardi, lo stesso Del Peschio si trasforma in rifinitore e pennella un succulento cross a centro area per l’appostato Ranalli, dimenticato dalla retroguardia di casa, che, tutto solo, cicca clamorosamente il pallone, anche se il direttore di gara ravvisa la posizione di off side dell’esterno ortonese.

Il primo e unico sussulto atessano nella frazione è quello al 38’ di Manzone, che tenta la sorte dalla lunga distanza ma con risultati poco lusinghieri.

Al rientro dagli spogliatoi, i locali provano ad essere più incisivi in avanti, badando allo stesso tempo a non prenderle, dato che gli ospiti continuano l’assalto, come al 48’, con la gran sventola dal limite di Del Peschio che finisce di poco a lato. Tre minuti più tardi inizia lo show di Cericola: gran corridoio di Grassi per Del Peschio che conclude in diagonale dalla sinistra, trovando il piede oppositore del numero 1 di casa che, nel seguente corner, sventa un gol già fatto, riuscendo a togliere il pallone dal sette sull’inzuccata in mischia; una vera prodezza da campione per il portiere classe ’97.

Con il passare dei minuti, gli ospiti si sbilanciano in avanti scoprendo il fianco ai rossoblù, che riescono a mettere la testa fuori dal guscio intorno all’ora di gioco con Barry, in due occasioni diverse: dapprima, il guineano non sfrutta a dovere un’azione di rimessa partita da Manzone, perdendo l’attimo e calciando male a lato; e al 64’, incornando da pochi passi un delizioso corner di Del Roio, non trovando la rete.

Dall’altra parte, però, la truppa di mister Segalotti ha una ghiottissima palla gol, al 68’, con il neo entrato Di Lonardo, il quale scatta sulla linea del fuorigioco sfruttando l’ottima imbeccata tra le linee di Leone, ma nel tu per tu con Cericola tentenna troppo e calcia in ritardo, disturbato da Iannone; tiro molto lento che supera l’estremo di casa ma sbatte contro la base del palo e torna tra le braccia del portiere, con il Fontecicero che esulta come fosse un gol.

La gara entra nel vivo e le azioni adesso si alternano da una parte e dall’altra e, dopo la grossa chance fallita dai gialloverdi, al minuto 81 è la volta dei draghi: ennesima azione di contropiede avviata dal subentrato Djolo (che aveva rilevato un affaticato Caruso), il quale innesca Del Roio; nel 3 contro 2, l’esterno di casa premia l’inserimento generoso di Zinni dalla sinistra e lo serve sul corridoio; il terzino locale entra in area e scarica il sinistro rasoterra da pochi passi, trovando, però, l’opposizione dell’estremo ospite Nardone, per il disappunto di tutto il comunale.

Nel finale c’è ancora tanto da soffrire per i rossoblù, che tremano nuovamente a 4 dal termine per opera dell’attivissimo Leone, il quale riceve la scodellata al centro dalla trequarti di Di Meco, anticipa Zinni e colpisce a botta sicura da pochi passi; ma, ancora una volta, Cericola guadagna pienamente l’otto in pagella con un colpo di reni fenomenale per preservare l’inviolabilità odierna.

Non succede nient’altro e, da regolamento, si procede ai tempi supplementari che, però, non prevedono calci di rigore in quanto, se persiste il pareggio anche dopo in questa mezzora, viene dichiarata vincitrice la squadra meglio piazzata in classifica.

Gli over time si aprono con la conclusione debole e centrale di Del Roio, bravo e caparbio a crearsi lo spazio per la battuta, che finisce docile tra le braccia di Nardone.

Al 12’ ci prova Manzone, il quale raccoglie un pallone vacante dal limite e lascia partire una bordata con il destro che si spegne a lato non di molto.

Al 14’ l’Atessa sciupa il match ball: cross dal fondo di Del Roio per Barry, anticipato da capitan Giammarino; sulla corta respinta, però, si fionda lo stesso Del Roio che, con uno stop a seguire, si accomoda il pallone sul destro e riesce a calciare violentemente prima dell’intervento dei difensori in piena area, superando Nardone ma trovando nel palo un nemico insormontabile.

Al cambio campo, Farina concede minuti al rientrante Sante Quintiliani, che sostituisce uno stremato Del Roio e, il neo entrato, si fa notare al 10’, quando raccoglie una spizzata di Barry dal lungo calcio piazzato di Vitullo dalle retrovie, agganciando un pallone sporco in area e girando, debolmente, tra i guantoni di Nardone.

L’ultimo assalto ortonese arriva proprio al 120’, mettendo a dura prova le coronarie del pubblico di fede atessana assiepato al Fontecicero, con la furibonda mischia e il pallone che danza a ridosso della linea di porta atessana, cessata dallo sbandieramento dell’assistente che rileva una posizione di fuorigioco. Di lì a poco, il triplice fischio sancisce il passaggio del turno per l’Atessa, che stacca il pass per le semifinali regionali, da disputare con l’Hatria, vincente nel girone E, in una doppia sfida (andata-ritorno) dal sapore di vecchi ricordi di tempi migliori.                                           

 

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