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Casoli. Sindaco lancia l'allarme per la chiusura del Punto di Primo Intervento

Il PPI di Casoli sarebbe a rischio chiusura stando a quanto affermato dal primo cittadino sentito in Commissione Sanità

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Il Punto di primo soccorso di Casoli correrebbe il serio rischio di essere soppresso. La notizia è stata diffusa nella giornata di ieri dal sindaco Massimo Tiberini a seguito di una sua audizione nella Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Regione Abruzzo. 

Il primo cittadino casolano, attraverso un post su Facebook, ha annunciato la propria opposizione e quella dei colleghi sindaci presenti ad una proposta di legge, contenuta all’interno di un disegno di legge regionale, che prevederebbe la chiusura del PPI Casolano. 

All’audizione erano presenti anche il sindaco di Guardiagrele, Donatello Di Prinzio, Gissi, Nicola Marisi, Teramo, Gianguido D’Alberto, Atri, Piergiorgio Ferretti, Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, e Castel di Sangro, Angelo Caruso. 

“È una decisione che non possiamo accettare in silenzio – ha affermato il sindaco Tiberini -. Un sistema sanitario forte e resiliente non può essere costruito su una politica di riduzioni, ma necessita di un impegno costante nel potenziare le strutture e i servizi esistenti. Di fronte a questa sfida, abbiamo richiesto con forza non solo il mantenimento, ma anche il potenziamento del PPI di Casoli, garantendone l'apertura h24. La nostra comunità e l'intero territorio dell'Aventino Medio Sangro non possono permettersi di perdere un servizio sanitario così vitale, un baluardo essenziale per la sicurezza e il benessere quotidiano di tutti noi.”

Massimo Tiberini è stato sentito in commissione Sanità su richiesta del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Francesco Taglieri, che ne ha richiesto l’audizione, e su convocazione del presidente di commissione, il consigliere di Fratelli d’Italia Leonardo D’Addazio. Nel post il sindaco ha ringraziato entrambi i consiglieri: “La loro disponibilità al dialogo e l'ascolto delle nostre preoccupazioni sono stati fondamentali per portare avanti la nostra causa.”

“In questo contesto, - aggiunge il sindaco Massimo Tiberini - abbiamo richiesto il sostegno dell’intera Commissione Sanità della Regione Abruzzo. È fondamentale che ogni membro comprenda la criticità della situazione e contribuisca a sostenere le nostre richieste, dato che il disegno di legge dovrà essere approvato dal Consiglio Regionale. La collaborazione di tutti i membri della Commissione è decisiva per invertire la direzione di questo disegno di legge e per assicurare che i nostri diritti alla salute e all'accesso alle cure siano garantiti.”

“Abbiamo sottolineato – continua il primo cittadino - l'importanza di un'assistenza sanitaria accessibile e immediata, insistendo affinché la postazione di emergenza 118 non sia soltanto operativa 24 ore su 24, ma sia anche ‘medicalizzata’, ovvero sempre dotata della presenza di un medico. Ciò garantirà un livello di assistenza superiore, pronto a intervenire in ogni momento di emergenza. Abbiamo proposto inoltre che Casoli venga riconosciuto come presidio di supporto all'ospedale di Lanciano. Questo passo è cruciale per consolidare la rete sanitaria del nostro territorio e dimostra come l'investimento in servizi di qualità sia l'unica strada percorribile per garantire la salute dei cittadini.

“La battaglia – conclude Massimo Tiberini - che stiamo conducendo trasmette un messaggio chiaro: le differenze politiche si dissolvono quando si parla del diritto alla salute. Sindaci e rappresentanti di diverse tendenze politiche si sono uniti, parlando una sola lingua con una sola voce, dimostrando che la tutela della salute pubblica è un valore trasversale, che unisce al di là di ogni barriera ideologica. 

Da quanto si apprende da fonti vicine alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti non si sarebbe nessuna intenzione di sopprimere il Punto di Primo Soccorso di Casoli. Sul tavolo della discussione c'era una possibile riduzione dell’orario di apertura a 12 ore giornaliere. 

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