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Asl Lanciano - Vasto - Chieti: risultati e sfide per l'Ospedale "Floraspe Renzetti"

Crescita produttiva, investimenti tecnologici e potenziamento del personale: il bilancio dell'Asl provinciale Lanciano - Vasto - Chieti

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Il direttore della Asl Lanciano – Vasto – Chieti, Thomas Schael, e il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, hanno voluto ribadire in una conferenza stampa i risultati ottenuti dall’azienda e soffermarsi sulla situazione dell’Ospedale “Floraspe Renzetti” e sull’assistenza sanitaria nel frentano.

Nella fotografica, scattata dalle parole del direttore Schael, ci sono una produzione in ripresa e cresciuta del 28%, investimenti in tecnologie pari a 4 milioni, trend in salita per la dotazione di personale rispetto all’anno 2020. 

“Portiamo i numeri, che non mentono pur senza nascondere i problemi, ma è necessario fare un’operazione di verità perché non posso permettere che si faccia a pezzi, con notizie false, l’impegno che la Direzione e gli operatori mettono in campo per garantire e migliorare i servizi resi ai cittadini” ha incalzato il direttore Schael. 

“Non posso accettare  - commenta il numero uno della Asl provinciale - che passi il messaggio distorto che descrive come abbandonato l’ospedale di Lanciano. Dove al mio arrivo ho trovato il deserto, in termini di tecnologia, vecchia di decenni, di assistenza territoriale, con un distretto collocato in un condominio e nessuna integrazione con l’assistenza ospedaliera, primariati da coprire.”

Schael sottolinea come la “realtà di oggi (rispetto agli anni passati) non è sicuramente la stessa, perché pur non avendo risorse a disposizione ho rinnovato il 20% delle attrezzature, a partire dalla Tac, con una seconda in arrivo come anche la nuova Risonanza, e poi 13 ecografi, colonna laparoscopica, ortopantomografo, telecomandato radiologico digitale, ecocardiografi, e altre attrezzature destinate a diverse unità operative. Sono stati nominati cinque nuovi primari, tra cui quello della Radiologia Roberto Vezzaro che firma il contratto proprio oggi, mentre a breve saranno espletati i concorsi per Pediatria, Ortopedia e Ginecologia.”

Il manager altoatesino si sofferma anche sulla conclusione dei “concorsi per Cardiologia e Medicina, che ci permetteranno di integrare prioritariamente gli organici di Lanciano e Vasto, dove abbiamo maggiore necessità; inoltre la nostra Azienda è capofila di concorsi regionali in fase di pubblicazione per radiologia, oftalmologia, malattie dell’apparato respiratorio, neonatologia, chirurgia plastica e ricostruttiva, e gastroenterologia. Abbiamo messo in atto un’azione massiccia di contrasto al precariato, dando un lavoro stabile a medici, infermieri e Oss impiegati con contratto a tempo determinato, e attribuito incarichi di funzione e coordinamento per rendere più efficiente l’organizzazione.” 

I progressi sono stati fatti anche sul fronte delle liste di attesa, nonostante tanti siano ancora i problemi: “stiamo recuperando le prestazioni perse durante la pandemia – dichiara Schael - nel 2022 l’ospedale di Lanciano ha erogato l’88% delle prestazioni in classe di priorità con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente, mentre la previsione per l’anno in corso, stando ai primi dati, è di crescere di altri 6 punti percentuali. Con l’assunzione di altri radiologi contiamo di migliorare in particolare su ecografie e Tac.”

 “Non va dimenticato, però, che la nostra è un'Azienda organizzata in rete, per cui una prestazione che non è disponibile a Lanciano viene comunque garantita in una delle nostre strutture - ha specificato il direttore della Asl - perché il nostro obbligo è dare una risposta. Va per questo censurato qualche operatore del Cup che al momento della prenotazione si esprime in modo improprio e lascia senza una risposta il cittadino, che ha il diritto di pretendere la presa in carico in mancanza di una data disponibile in quel momento. “

“Tutta la nostra attività è trasparente - ha concluso Schael - e raccontiamo la realtà per quella che è, dando conto dei risultati e senza nascondere le necessità che ancora abbiamo, comuni a tutte le Asl del Paese, e che hanno a che fare con programmazioni del passato che si sono rivelate fallimentari. Il prezzo lo paghiamo tutti. Anche a Lanciano, che non fa eccezione, e non è affatto espressione di una cattiva gestione. Basta guardare i numeri.”

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