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Siamo stati a contatto con un positivo. Ecco cosa fare!

Aumentano i casi di positività in Val di Sangro, ma sappiamo cosa fare se veniamo a contatto con un caso di positività al covid-19?

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Aumentano i casi di positività in Val di Sangro, ma sappiamo cosa fare se veniamo a contatto con un caso di positività al covid-19? Da mesi siamo sommersi in un mare di informazioni tra DCPM e indicazioni della Asl.

La dottoressa Josephine di Paolo, medico presso la Asl di Lanciano – Vasto – Chieti, ci ha spiegato cosa fare sintetizzando le indicazioni della circolare ministeriale 32850 del 12/10/2020.

Le situazioni, che si possono presentare, sono molte ma andiamo con calma e partiamo dal caso più frequente: da un contatto indiretto cioè sono un contatto del contatto. Ho avuto, quindi, un contatto stretto con una persona che a sua volta ha avuto contatto stretto con un positivo.

In questo caso non dovrò fare nulla a meno che la persona con cui ho avuto un contatto non diventi, durante la sua quarantena, un positivo.

Ora possiamo passare ai casi più spinosi ossia al contatto diretto con un caso positivo. Qui si verifica la circostanza in cui siamo stati vicini ad una persona contagiata. Possiamo distinguere diverse situazione, andiamole a riassumere con calma.

Se la nostra condizione resta quella di un contatto asintomatico, vale a dire senza sintomi, dovremmo fare la nostra quarantena per 14 giorni e stop. Qualora noi volessimo uscire prima dall’isolamento possiamo fare un tampone dal decimo giorno in poi: Abbiamo dato il tempo all’eventuale contagio di palesarsi.

Questo non vale però per le persone che hanno un regolare contatto con persone a rischio, che faranno sempre e comunque un tampone a fine quarantena.

La nostra situazione cambia quando si presentino sintomi da covid-19 diventando così un contatto sintomatico. In questo caso la persona si dovrà sottoporre a tampone che, se negativo, renderà libera dalla quarantena la persona.

Se il tampone risulterà positivo la nostra condizione cambia: non sono più un “contatto” ma divento un caso. Anche qui abbiamo due diversi comportamenti da adottare in base al nostro stato di salute

In assenza di sintomi ossia se siamo un caso asintomatico, possiamo riprendere la nostra vita normalmente dopo un tampone negativo fatto dopo almeno 10 giorni di isolamento.

Qualora dovessero, invece, presentarsi dei sintomi, diventando un caso sintomatico, si potrà uscire dall’isolamento dopo un tampone negativo, fatto dopo almeno 10 giorni di isolamento ed almeno 3 giorni senza sintomi (tali 3 giorni possono essere inclusi nei 10 oppure successivi: il tempo può variare da caso a caso in base a quando si guarisca dai sintomi).

L’ultimo caso è anche quello più raro, cioè nel caso in cui si è un caso positivo di lungo termine. Spieghiamolo meglio.  Questi sono quei casi dove pur guarendo da tutti i sintomi, ad eccezione dell’alterazione del gusto e dell’olfatto che spesso può rimanere per molte settimane, continuino a risultare positivo ai tamponi.

Il nostro isolamento finisce dopo 21 giorno se abbiamo l’autorizzazione dalle autorità sanitarie in relazione al nostro caso specifico. Infatti si possono avere dei casi in cui la persona può restare molto contagiosa per un tempo prolungato quindi non sarà autorizzata ad interrompere la quarantena.

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