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Elezioni, il Partito Democratico di Atessa nel primo incontro con i candidati al Parlamento

"Metti una sera a cena": obiettivi, comunità e territorio per l'iniziativa che ha riunito amministratori e circoli locali

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ATESSA - Inizia così la campagna elettorale per le elezioni politiche del prossimo 4 marzo, il Partito Democratico di Atessa ha avviato la corsa elettorale partendo dalla comunità degli iscritti, da circoli e candidati che hanno appoggiato il progetto politico sul territorio: “Metti una sera a cena”, l'appuntamento che si è tenuto ieri sera.

“Se noi del circolo di Atessa abbiamo organizzato questa serata per presentare i nostri candidati al Parlamento nel nostro collegio, lo abbiamo fatto insieme a questa che è la comunità politica del Partito Democratico. – queste le parole del Segretario Cittadino Angelo Sciotti in apertura – Una comunità politica che in questo mondo di menzogne viene presentata come un qualcosa di estraneo ai cittadini, estraneo al tessuto sociale da quelli che sono come ombre che camminano sul web, figure digitali inesistenti che invece non vedete mai. In questo territorio vedete persone che fanno parte di una comunità politica che negli ultimi 5 anni si è assunta la responsabilità di risollevare le sorti del paese, responsabile di riforme sul lavoro, terzo settore, diritti civili e non solo.”

Una riflessione sulla centralità di questa tornata elettorale e uno sguardo a quanto fatto fino ad ora, anche il Segretario Provinciale Gianni Cordisco ne ha ribadito l’importanza sul piano dei consensi in un momento decisivo per il governo del paese, ma rinsaldando sempre il contatto con la comunità e con i territori di appartenenza.

Tanti i segretari e gli iscritti dei circoli cittadini della provincia ed in particolare della Val di Sangro, discussione e dibattito che hanno accompagnato le parole dei candidati nelle prime uscite pubbliche.

“La campagna elettorale serve ad entrare nel merito per fare un racconto, dovere della comunità politica perché dobbiamo nutrirci di informazioni condivise. C’è un dibattito politico che spetta a noi portare avanti, che è il racconto del territorio.” Una candidatura per l’Abruzzo che è espressione locale e non è al di fuori dei confini, queste le parole del candidato Camillo D’Alessandro, consigliere regionale e capolista nel proporzionale alla Camera per il Collegio di Chieti-Pescara. D’Alessandro ha parlato di candidature locali, sia in parlamento che al senato, lo ha infatti definito un “voto di relazione” quello che dalla regione influisce anche sulla scelte nazionali.

Un’esperienza locale per l’altra candidata Marusca Miscia candidata alla Camera nel collegio uninominale di Vasto, attualmente Assessore alla Cultura del Comune di Lanciano, “Ho intenzione di viaggiare attraverso tutti i territori, un atteggiamento di ascolto perché credo che partendo da un’esperienza amministrativa, sia quello che garantisce il miglior successo, si riesce a stabilire un dialogo con le persone che sono ormai governate da sentimenti di rabbia, di sfiducia. Noi dobbiamo essere dei testimoni, al di fuori di questo mondo del partito abbiamo una serie di relazioni sociali, bisogna lavorare nelle comunità di provenienza perché queste rappresentano il mondo più sano che ci consente di costruire sentimenti positivi.”

A concludere è stato il Presidente Luciano D’Alfonso, capolista nel proporzionale al Senato, una candidatura che segna anche l’attuale incarico alla guida del governo regionale e che si intreccia con temi che hanno riguardato fortemente anche il territorio di Atessa: dal San Camillo ospedale di zona disagiata la cui ultima parola spetta ora al Ministero dell’Economia e delle Finanze, e fino all’istituzione della Zona economica speciale.

“Esiste una specie di giacenza nei dibattiti che si fanno in Italia, dove si stanno coltivando soltanto risentimenti. Per questa campagna elettorale sono molto preoccupato dal basso livello di consapevolezza che c’è, e che è anche una nostra responsabilità.” Il presidente ha infatto parlato di scelte nazionali, di governo e del rapporto con il partito che possa dare anche una maggiore forza nelle scelte messe in campo dagli amministratori locali. D'Alfonso ha insistito sui passi compiuti fino ad ora, ai quali è necessario dare una certa continuità. 

“Questa campagna elettorale fisserà una ripartenza, mi voglio impegnare anche a livello nazionale affinché il partito non sia solo un luogo di eletti, questo deve accadere anche ai livelli territoriali. All’ordine del giorno in questa campagna elettorale c’è il ritrovamento della democrazia, ho deciso di candidarmi e non mi risparmierò, sono l’unico che può dire tutto quello che si è fatto e non ho paura di continuare a fare mentre si dice quello che si è fatto."

Un avvio per il Partito Democratico che, conclusa la delicata fase di composizione delle liste, da questo momento entra di fatto nella fase decisiva nella quale si gioca la sfida elettorale a partire dai territori.

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