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La morte di Massimo ci lascia sgomenti

Il cordoglio dello Slai Cobas alla famiglia dell’operaio morto nell’ex Sevel

redazione
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La prematura scomparsa del cinquantaseienne collega Massimo Di Florio,operaio ben voluto,conosciuto e stimato da tanti,avvenuta all’inizio del turno lavorativo notturno di ieri nell’officina di montaggio,a causa di un improvviso malore contro il quale non sono stati sufficienti i tempestivi interventi del personale medico interno, ci lascia sgomenti.

La causa del decesso in corso di accertamenti delle autorità pone degli interrogativi, ai quali non possiamo esimerci collettivamente dal riflettere.

Il lavoro notturno “volontario” strutturale vigente in Stellantis Atessa da anni, come dal recente studio internazionale,canadese e norvegese, pubblicato dal British Medical Journal nel 2012 aumenta notevolmente l’incidenza di contrarre patologie non solo cardiovascolari ma anche tumorali.

La tragica morte di Massimo auspichiamo ponga in discussione e determini la modifica di tale modalità organizzativa aziendale, al fine di evitare e prevenire dai rischi le centinaia di lavoratori, che per motivi spesso economici o di conciliazione dei tempi di vita lavoro sono costretti a ricorrervi.

Ci stringiamo attorno ai familiari esprimendo vicinanza e cordoglio.

Coordinamento provinciale Slai Cobas Chieti

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