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Lavoratore morto colpito da un tubo metallico

È un lancianese classe 1976, Cgil e Cisl proclamano due ore di sciopero

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Mattinata segnata da una tragedia sul lavoro in Val di Sangro. Intorno alle 11 un lavoratore, classe 1976 di Lanciano, è morto in un incidente nella Proma. Mentre stava lavorando su una pressa un tubo metallico sarebbe stato violentemente espulso dal macchinario. Vani, purtroppo, si sono rivelati i soccorsi del 118.

Sul posto i carabinieri della compagnia di Atessa, coordinati dal capitano Alfonso Venturi, sono intervenuti per i primi accertamenti sulla dinamica dell’accaduto. La Procura della Repubblica di Lanciano, da quanto si apprende, ha disposto il sequestro del macchinario mentre la salma è stata trasportata presso l’Ospedale Civile di Chieti.

La Fiom Cgil e la Fim Cisl hanno proclamato due ore di sciopero per la giornata di domani. Gli incidenti sul lavoro sono una vera emergenza per il nostro Paese, ancora una volta un lavoratore precario che sperava di raggiungere un posto fisso, sottolineano le due sigle sindacali. «Quello accaduto oggi durante lo svolgimento dell’attività lavorativa è l’ennesimo incidente mortale che capita nel nostro Paese e nella nostra Regione – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali - angoscia, sgomento e rabbia sono i sentimenti che viviamo in questi giorni che ci spingono ad alzare, ancora di più, il livello di impegno contro questa vergogna». 

«In Italia, gli incidenti sul luogo di lavoro non sono il risultato di eventi fatali – si legge nel comunicato stampa firmato dai due sindacati confederali - troppo frequentemente, queste tragedie evidenziano la mancanza di adeguate misure preventive e di sistemi necessari per assicurare la protezione e la sicurezza dei lavoratori». Fiom e Fim tornano a porre l’attenzione sul livello di prevenzione, trascurata e con scarsa considerazione scrivono nel comunicato, e sull’importanza della prevenzione. «È imperativo che la salute e la sicurezza siano prioritarie in tutti i contesti lavorativi, al fine di contrastare queste tragedie e rendere i lavoratori più forti nella difesa dei propri diritti – aggiungono Cgil e Cisl - inoltre, è essenziale potenziare l'attività ispettiva degli enti preposti, spesso soggetti a tagli da parte dei governi». «La promozione di una cultura diffusa della sicurezza contribuirà a garantire un ambiente lavorativo più sano e sicuro per tutti – concludono i rappresentanti dei due sindacati - un Lavoratore quando esce di casa deve poter tornarci riportando il frutto del proprio lavoro ai propri cari, non è possibile uscire senza poter tornare, il diritto alla vita di un Lavoratore è un bene assoluto che nessuno può cancellare». Alla luce di tutto ciò, dopo l’incidente mortale di stamattina, Fiom Cgil e Fim Cisl hanno proclamato due ore di sciopero per la giornata di domani nelle due ore di ciascun turno.

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