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Condannato all'ergastolo l'uomo che uccise il senzatetto di Casoli

La Corte d'Assise di Massa emette sentenza di carcere a vita per Francesco De Blasi per l'omicidio di Paolo Fiorentino

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È stato condannato all’ergastolo l’uomo che nella notte tra il 12 e il 13 gennaio del 2022 uccise a collettate il senzatetto di origine casolana, Paolo Fiorentino, all’interno dell’ex Colonia Vercelli di Marina di Carrara.

Dopo una breve camera di consiglio, la Corte d’Assise del Tribunale di Massa ha emesso la sentenza di condanna ai danni del settantottenne siciliano, Francesco De Blasi, il quale dovrà ora scontare il carcere a vita. 

In aula erano presenti anche gli avvocati della famiglia Fiorentino, avv.ti Maria Paola De Nobili e Andrea Fulceri, del foro di Pisa. Inoltre, la famiglia ha potuto contare anche sul sostegno di due legali del foro di Pescara, gli avv.ti Simone Troiano e Monica Scutti.

A prendere le difese dell’imputato c’èra l’avvocato del foro di La Spezia, Francesco Vetere, con il supporto del consulente delle difesa, lo psichiatra Dott. Leonardo Moretti. Era stato proprio lui, nel corso dell’udienza dell’11 gennaio, ad escludere qualsiasi ipotesi di carenza o difetto di imputabilità, ossia al momento del delitto De Blasi era pienamente capace di intendere e volere.

Nelle due udienze precedenti, quella del 7 e del 14 dicembre, la corte aveva ascoltato i testimoni e gli altri testi sotto interrogatorio da parte degli avvocati delle parti. Nell’ultima udienza, invece, il Pubblico ministero aveva richiesto per l’imputato la condanna ad 11 anni di carcere con il riconoscimento dell’aggravante dei futili motivi, al contrario della difesa che ha chiesto il minimo della pena e l’applicazione delle attenuanti generiche. 

Durante il dibattimento gli avvocati della famiglia hanno riportato all’interno della discussione l’immagine di bontà e gentilezza della vittima, che poi è stata restituita nei fatti, sostenendo la colpevolezza dell’imputato.

Oggi l’ultima udienza ha visto la rinuncia da parte del Pm alle repliche, così il pronunciamento della sentenza si è fondato sulle conclusioni rappresentante seduta dell’11 gennaio.

Francesco De Blasi, che inizialmente era in aula, è stato riportato presso il carcere di Massa per problemi di salute quindi non era presente al momento della lettura della sentenza. 

Questa condanna, per gli avvocati dei Fiorentino, rappresenta un primo punto fermo nella tragica vicenda che ha portato alla morte di Paolo. Si riservano di fare ulteriori commenti dopo la pubblicazione delle motivazioni, attese come di consueto entro novanta giorni. 

L’avvocato Vetere, difensore del condannato, ha già preannunciato che ricorrerà in appello contro la decisione del giudice. 

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