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Ospedale San Camillo de Lellis: il consigliere Fioriti (Progetto Atessa) scrive all’Assessore Paolucci

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ATESSA - Il Gruppo Consigliare Progetto Atessa invia una lettera all’Assessore Silvio Paolucci e annuncia battaglia qualora, alla vigilia della data elettorale, non dovesse pervenire un segnale positivo sulla questione dell'ospedale di area disagiata di Atessa.

Come riportato nella nota diffusa, il Consigliere Carmine Fioriti ha spiegato come “le Associazioni legate a Progetto Atessa ed i Comitati per la difesa del territorio atessano hanno disposto lo stato di allerta permanente, quale premessa per azioni ben più incisive e di tenore variabile da attuare proprio sotto elezioni”.

Di seguito il testo della lettera inviata all’Assessore Silvio Paolucci:

 

“La situazione di stallo in cui versa l’Ospedale di Atessa che, secondo le intenzioni espresse, avrebbe già dovuto far registrare una movimentazione nella direzione della tipologia di ospedale di zona disagiata, ci induce a rivolgerci ad Ella con la celebre frase di Cicerone, che sembra bene adattarsi alla situazione attuale

“Quousque tandem abutere, Assessore Paolucci, patientia nostra?”

Ci scusi di questo accostamento, ma Noi siamo quelli che hanno creduto alla Sua parola ed ai comportamenti successivi; siamo quelli che l’hanno difesa; siamo quelli che si sono impauriti, e non poco, a fronte delle dichiarazioni del consigliere regionale Febbo che intravvedeva ed intravvede, nelle promesse sul nostro ospedale, un Bluff elettorale.

Noi abbiamo fatto da scudo allo scetticismo imperante e siamo stati tra coloro che hanno, comunque, gioito, allorquando il Sindaco Borrelli ha annunciato alla Città il salvataggio del San Camillo de Lellis.

Oggi siamo un po’ perplessi, molto perplessi per l’assenza di segnali nella direzione sperata, e vorremmo tanto sbagliarci per tornare positivi e garantire un segnale non tanto politico, ma umano, che testimonierebbe, davvero onorevolmente, la sussistenza della “qualità di galantuomo”, allorquando si da la propria parola e la si mantiene, costi quel che costi.

Alla luce di quanto abbiamo avuto modo di apprendere ci siamo fatti più volte la stessa domanda: “Se la regione ha tutte le carte a posto e soprattutto ha provveduto ad individuare le necessarie coperture finanziarie, che problema ci può essere oggi??”  Infatti non ci sarebbe alcun problema, tanto meno di legislazione concorrente, perché a “quelli di Roma” (Ministeri dell’economia e della salute) importa solo e soltanto questo aspetto economico, unitamente alla presenza delle caratteristiche per la instaurazione di un presidio di zona disagiata. E questa c’è senza ombra di dubbio.

Ne consegue che – se le carte sono a posto – il nulla osta romano può venire anche in via amministrativa da parte dei capi Dipartimento competenti, viste tutte le cose in regola che dovevano essere presenti.

Quindi, Caro Assessore, cosa sta succedendo?

Ella ha avuto modo di toccare con mano l’entusiasmo, la gioia, la riconoscenza, il pianto della gente atessana, quando a Natale ha rincuorato i dipendenti del nosocomio cittadino affermando il ritorno ad una forma certa, seppur limitata, di ospedale atessano.

La stessa gente, però, oggi teme un capovolgimento di fronte e, seppur non ha ancora messo in dubbio le Sue parole e quelle del Presidente della regione, si sente inquieta perché vede i fantasmi evocati dalla conferenza stampa di Mauro FEBBO prendere forma e vivacità.

Magari è una forma di preoccupazione virale, dettata dal momento di silenzio, e per questo ci si rivolge ad Ella, affinché, in modo estremamente elementare, assolutamente senza alcun condizionale, dica qual’ è veramente la situazione dell’ospedale di Atessa e quali siano i problemi, se vi sono, che sono insorti dopo le dichiarazioni ed esternazioni favorevoli e rassicuranti fatti da Ella e dal Governatore.

La gente atessana, Sig. Assessore, è gente laboriosa, tranquilla ed attaccata alle proprie tradizioni ed alle proprie cose.  Non a caso il problema dell’Ospedale è stato oggetto di forti scontri e forti tensioni. E proprio perché oggi si riteneva risolto, fa ancora più male il venire a conoscenza che il progetto di ospedale di area disagiata potrebbe non vedere la luce per chissà quali problemi.

Ebbene questa situazione sarebbe alquanto da scongiurare.  Noi sul progetto abbiamo creduto e, sinceramente, ci crediamo ancora, ma se davvero, per qualsiasi motivo, a ridosso della data elettorale, la situazione dovesse essere come adesso, di stallo e di segnali non positivi, non riusciremo a fermare la rabbia, lo sconforto, la delusione e soprattutto il dover constatare come ancora una volta siamo strati presi in giro.

Al contrario, se come speriamo, una notizia certa dovesse arrivare in questi giorni, gli atessani non solo sapranno sdebitarsi, ma riacquisterebbero quel minimo di fiducia verso le Istituzioni, che è alla base del vivere ordinato e civile.

Sig. Assessore,

siamo in campagna elettorale. Ciò nonostante attendiamo un segnale di certezza e di sicurezza da parte Sua sulle sorti dell’Ospedale di Atessa e tuttora confidiamo su quanto ha già “solennemente” promesso.

Il nostro gruppo, l’associazione Progetto Atessa, unitamente ai comitati in difesa del territorio atessano passano, comunque, come si suol dire in ambito militare, a “Defcon 4”; pronti al passaggio successivo.

Nel ringraziarLa per la cortese attenzione, confidiamo in un suo deciso e positivo riscontro.”

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