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“Vietato Morire!”, l'Associazione Drago D'Oro porta a teatro un intenso spettacolo contro il femminicidio

Nove storie (non) d'amore in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

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ATESSA - Nove storie, nove volti di donne che interpretano parole cariche di significato, alle voci si uniscono le musiche per raccontare e far riflettere oltre ogni preconcetto. L’Associazione Culturale e Teatrale Drago D’Oro in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne porta a teatro un intenso spettacolo nato dalla regia di Daniela D’Arco e Paolo Villanese.

Vietato Morire! – Nove storie (non) d’amore” questo il titolo dello spettacolo di prosa realizzato in collaborazione con la “Scuola di Danza Nadine” e patrocinato dal Comune di Atessain scena sabato 25 novembre 2017 alle ore 21.00 presso il teatro “A. Di Iorio” di Atessa.

Un copione intenso dove parole e pensieri non sono lasciati al caso, con attenzione e sensibilità per una delle tematiche più drammatiche dei nostri tempi. Malgari D’Amario, Siria Cinalli, Mariaconcetta Travaglini, Anna Villanese, Benedetta Tieri, Pina Teti, Fabiana Zizi, Concetta Piretti e Alessandra Celiberti sono le nove interpreti che saliranno sul palco insieme alle performers Sara Pomponio, Lucrezia Scutti, Ludovica Pellicciotta e Dorothy Varrati per la coreografia di Nadia Di Fazio.

Una data importante “il Drago D’Oro, infatti, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, - precisa Paolo Villanese presidente dell’Associazione e coregista – darà il proprio contributo mettendo in scena i fatti di cronaca nera più clamorosi (in negativo) degli ultimi anni, aventi per protagoniste proprio le vittime di femminicidio”.

Tanto del mondo femminile, con voci legate da un filo sottile “Nove storie di donne” – spiega Daniela D’Arco, coautrice e coregista dello spettacolo – “che come tante altre, purtroppo, hanno sperimentato la violenza tra le mura domestiche, da chi diceva di amarle”.

“Con Vietato Morire! – continua la coregista – “vogliamo trasporre tali drammi, e tale drammaticità, attraverso le suggestioni che solo il teatro totale può creare. Superando i limiti della parola scritta e degli stereotipi sull’argomento, infatti, scopriremo, o meglio, riscopriremo l’autentica natura polidimensionale dell’opera teatrale in cui voce, danza, luci e suoni sono parti integranti dell’atto totale delle attrici, nel nostro caso non professioniste, chiamate non ad identificarsi con un personaggio, ma a mettere in risalto le storie con le proprie capacità performative”.

Una scelta dell’Associazione che per la prima volta si occupa di questa tematica, in un appuntamento così importante, “Vietato Morire! – precisano Daniela D’Arco e Paolo Villanese – è il modo in cui l’associazione “Drago D’Oro” e i suoi collaboratori esprimono vicinanza e solidarietà a tutte le donne vittime di violenza, ormai sempre più spesso consumata in presenza dei figli. Tali episodi non possono più essere considerati come fatti privati o isolati, ma rappresentano un’emergenza da controllare, un fenomeno strutturale di primaria importanza le cui cause sono molteplici, in primis culturali. Ecco perché abbiamo deciso di parlarne, teatralmente”. “Ci auguriamo – concludono i due giovani registi - un’ampia partecipazione di pubblico con il desiderio e la speranza che “Vietato Morire!” arrivi a tutti, soprattutto ai più giovani, affinché in futuro questa piaga sia debellata definitivamente e si possa, pur non senza dolore, averne solo un vago ricordo”.

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