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Atessa al centro della lotta contro deprezzamento del grano duro

Petizione a Bruxelles per la verifica dell'origine e della salubrità delle importazioni di grano: una lotta per proteggere l'agricoltura italiana

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Gli agricoltori abruzzesi e pugliesi continua a soffrire il deprezzamento del prezzo del grano duro nel nostro paese. La causa di questa diminuzione di prezzo sarebbero le massicce e sospette importazioni di frumento dalla Turchia. 

A fronte di ciò è partita da Atessa una petizione, destinata all’Europarlamento e alla Commissione Europea di Bruxelles, per chiedere la verifica di Dna, provenienza e salubrità dei grani che arrivano nei nostri porti. Lo scopo è tutelare gli agricoltori italiani dalla concorrenza sleale proveniente da Paesi extra-Ue. 

La petizione è stata portata e consegnata a Bruxelles dal sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, che si era impegnato a sostenere la causa insieme a Domenico De Francesco e altri agricoltori del posto. 

A sostegno della petizione c’è un’interrogazione a firma degli europarlamentari italiani indirizzata al Commissario Europeo per l’agricoltura Janusz Wojciechowski. “Il prezzo del grano duro nelle Borse italiane sta subendo una drastica riduzione a causa della massiccia importazione, soprattutto dalla Turchia. È fondamentale che la Commissione Europea si adoperi al più presto per evitare che gli agricoltori italiani, già duramente provati dell’aumento dei costi di produzione e dalla siccità, siano annichiliti da una concorrenza sleale proveniente da Paesi extra-UE.” 

È quanto chiedono con forza gli Europarlamentari italiani De Blasis (Indipendente), Picierno (PD), D’Amato (Verdi europei), De Castro (PD), Fidanza (FDI), Nesci (FDI), Adinolfi (Lega), Tovaglieri (Lega), Danzì (M5s), Laureti (PD), Pedicini (Verdi europei), Gazzini (Lega).

“Quando il Sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, in visita al Parlamento Europeo, - affermano  e Onorevoli De Blasis, D’Amato e Picierno, prime firmatarie dell’interrogazione - ci ha messo al corrente della petizione organizzata dagli agricoltori abbiamo ritenuto fondamentale adoperarci per mettere in risalto la questione con i vertici europei.”

“Proteggere la nostra agricoltura e la salubrità dei prodotti italiani – concludono le europarlamentari - è di primaria importanza. Per questo abbiamo fatto il possibile per avere un sostegno bipartisan fra i nostri colleghi in modo da puntare l'attenzione sul tema e impedire che comportamenti scorretti finiscano per danneggiare il nostro tessuto produttivo agricolo.”

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