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È scomparso Gilberto Malvestuto, partigiano della Brigata Maiella

Cordoglio e commozione dal Partito Democratico

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"Il cordoglio e la commozione che esprimo sono quelli di tutto il Partito Democratico abruzzese. Ci ha lasciati il partigiano Gilberto Malvestuto, componente della Brigata Maiella, esempio luminoso di passione, coraggio, impegno civile" ha dichiarato il senatore Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo.

  
Fina ha ricordato nel comunicato inviato stamane "quando due anni fa inviai a Malvestuto una lettera di auguri in occasione del suo centesimo compleanno, scrissi un messaggio che vale la pena riproporre oggi, per ricordarlo: la Brigata Maiella è un vanto dell'Abruzzo nella Resistenza, una componente essenziale delle battaglie per la nascita della democrazia repubblicana. Con la Brigata Maiella l'Abruzzo trasmette i suoi valori e i suoi tratti essenziali, di rigore, di semplicità, di franchezza alla nuova Italia che nasce con la Resistenza. Grazie, Gilberto, con te e con i partigiani come te l'Italia e l'Abruzzo hanno un inesauribile debito di riconoscenza".

“Piangiamo commossi Gilberto Malvestuto, che ci ha lasciato stamane” dichiara il Partito Democratico aquilano che ne ricorda la storia nella nota inviata per esprimere il cordoglio per la sua scomparsa:

“Il Partigiano, nato a Sulmona il 17 aprile del 1921, è stato combattente del Gruppo Patrioti della Maiella; ultimo dei comandanti della Resistenza, fu tra i primi ad entrare con la Brigata nella Bologna liberata, il 21 aprile del 1945.

Esempio luminoso di passione, coraggio e impegno civile, Gilberto Malvestuto è stato protagonista di una delle pagine più gloriose della storia d’Italia, difendendo i valori universali e sacri di libertà, rendendo la nostra Regione orgogliosa di un figlio illustre e speciale.

“Non sono un eroe, ho fatto solo il mio dovere, quel che andava fatto”, ripeteva Gilberto, cercando di spiegare come il suo arruolamento nella Brigata Maiella, di cui comandò il reparto artiglieri, era un atto dovuto, necessario, irrinunciabile.

Una scelta di vita. La scelta giusta. E per questa scelta noi oggi lo ricordiamo e lo piangiamo.

Addio Gilberto, addio Partigiano!”

 

 

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