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Paglieta. Concluso Progetto europeo Erasmus

Si è concluso il progetto di scambio interculturale che ha visto l'istiuto Croce come capofila europeo

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È ripartita la delegazione del progetto Erasmus, di cui l’Istituto Comprensivo “Benedetto Croce” di Paglieta è capofila europeo, da Paglieta dove hanno trascorsi alcuni giorni accolti dagli alunni delle scuole secondarie di primo grado del paese e della vicina Torino di Sangro.

I dodici studenti, arrivati da Bulgaria e Turchia in compagni di sette docenti, hanno trascorso sette giorni all’interno delle due scuole, dal momento che le scuole torinesi afferiscono all’istituto paglietano, ricevendo attenzioni, esperienze di vita e studio dai loro coetanei, dagli educatori e dagli abitanti del luogo.

Al loro arrivo, nella giornata di lunedì 24 ottobre, si è tenuta una cerimonia di benvenuto presso il complesso monumentale di San Felice di Torino di Sangro con la presenza del sindaco Nino Di Fonso, del suo collega di Paglieta, l’avv. Ernesto Graziani, della dirigente scolastica, la prof.ssa Liberata Colanzi, da insegnanti e bambini.

Durante la manifestazione c’è stato spazio anche per momenti dedicati alla musica con l’esibizione del coro Renzetti-Cocco di Torino di Sangro, diretto dal maestro Mario Polidoro ed arricchita dalla voce solista di Paolo Polidoro e dall’organista Lucia Neri.

Venerdì mattina la delegazione di bulgari e turchi ha ripreso la strada di casa salutati dal sindaco Graziani e dall’assessore all’istruzione del comune di Paglieta Marisa Aquilante.  «Con grande emozione all’interno della scuola media e di quella primaria, ospitate nello stesso edificio, abbiamo salutato i ragazzi e i loro insegnanti, ora in volo verso i loro Paesi d’origine: la Bulgaria e la Turchia» ha affermato il primo cittadino di Paglieta.

«Come Amministrazione, - ha aggiunto il sindaco - che ha cercato di essere presente ed attiva, per qualsiasi esigenza richiesta dalla Scuola, abbiamo donato agli alunni e docenti dei dolci tipici, uno zainetto e un inserto fotografico, esplicativo e pubblicitario. I ragazzi sono stati bene nel nostro paese e hanno trascorso un piacevole soggiorno in Abruzzo.»

«In un momento così difficile e triste a causa della guerra in Ucraina, - ha concluso Graziani - questi scambi tra studenti di Paesi diversi assumono un valore e un significato molto importante perché aiutano a diffondere il principio della fratellanza tra i popoli perché in fondo, su questa terra, siamo tutti figli della stessa madre. Viva la Turchia, viva la Bulgaria e viva l’Italia».

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