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Aree interne. Arriva il "Modello Pizzoferrato" per l'assistenza sanitaria

Parte da Pizzoferrato la sperimentazione di un nuovo modello di assistenza sanitaria destinato alle aree interne

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Il piccolo borgo di Pizzoferrato sarà la sede di un nuovo progetto pilota, ideato dalla direzione della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, con lo scopo di realizzare una sanità di prossimità mai realizzata in precedenza nelle zone interne.

Nell’intento dell’azienda sanitaria locale della nostra provincia, guidata dal direttore generale Thomas Schael, il “Modello Pizzoferrato” di assistenza sanitaria sarà destinato ad essere replicato in altre realtà delle aree montane. 

Al centro di questa sperimentazione c’è la figura dell’infermiere di comunità, una figura innovativa, che avrà la funzione di migliorare la salute dei pazienti attraverso la presa in carico, vale a dire la conoscenza dei bisogni e delle condizioni del singolo, e l’aiuto nella gestione del percorso di cura per evitare riacutizzazioni di malattie croniche e ricoveri in ospedale.

L’infermiere si assicurerà prestazioni di assistenza infermieristica (come prelievi, medicazioni, rilevazione dei parametri vitali, terapie infusionali) ma non solo. L’operatore svolgerà un’importante funzione di supporto nei territori più lontani dalle case di comunità, dove la presenza di persone anziane, per le quali i maggiori problemi sono rappresentati dalla cronicità e dall’aderenza alle terapie, è numerosa.

Si comprende come sia necessaria una figura di riferimento sul luogo, coordinata dalla Centrale Operativa Territoriale per quanto riguarda i servizi domiciliari di tipo sanitario e sociale, che affianchi il medico di medicina generale, Luigi Di Pangrazio a Pizzoferrato, e gli altri professionisti presenti sul territorio.

Per questo la Asl sta già provvedendo all’assunzione di due infermieri, scelti seguendo la procedura delle stabilizzazioni o dalla graduatoria del concorso, da destinare a Pizzoferrato con la prospettiva di portare sul posto anche specialisti in base alle richieste della comunità.

La direzione della Asl ha stimato uno stanziamento di circa 100mila euro per l’adeguamento delle strutture e per la dotazione basica delle attrezzature. I lavori saranno portarti al termine entro quattro mesi.

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