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Accordo Stellantis - Toyota. Sindacati divisi tra soddisfazione e prudenza

La notizia dell'accordo ha creato tanta soddisfazione ma c'è anche chi è più prudente

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Estrema soddisfazione viene lasciata trapelare dai sindacati dopo l’annuncio dell’intesa siglata tra il Gruppo Stellantis e la multinazionale giapponese Toyota per la produzione di un nuovo modello di veicolo commerciale di grande dimensione.

“Una notizia che come Fim-Cisl cogliamo con grande entusiasmo, questo conferma che il piano industriale di Stellantis va nella direzione auspicata.  – afferma Amedeo Nanni segretario interregionale di Fim-Cisl Abruzzo Molise - Da sempre abbiamo sostenuto in tutti i nostri comunicati e annunci che lo stabilimento Sevel è complementare e non sottrattivo a quello Polacco”.

“Il modello dovrebbe essere immesso sul mercato intorno alla metà del 2024 e segna il debutto per Toyota nel segmento dei veicoli commerciali leggeri di grandi dimensioni, - spiega il segretario Nanni - ma soprattutto rafforza la leadership dei due gruppi per quanto riguarda la linea dei veicoli commerciali a basse emissioni. Inoltre ci permette di essere sempre più rilevanti nel progetto Dare Forward 2030.”

“La Fim-Cisl Abruzzo-Molise continuamente attenta alle evoluzioni del gruppo Stellantis, è più che mai convinta che la politica Europea insieme a quella Nazionale debba mettere in campo degli investimenti capaci di renderci indipendenti dai paesi dell’est e dalla Cina. La nota di oggi - prosegue il sindacalista - apre chiaramente una speranza in più sul nostro territorio e ci permette di vedere il futuro con maggiore ottimismo a differenza di altri personaggi, i quali si aspettavano altro ma vengono puntualmente smentiti.”

“Siamo certi che interventi puntuali e adeguati, - conclude Amedeo Nanni - uniti all’esperienza delle maestranze della Sevel siano un connubio vincente, al fine di salvaguardare e migliorare l’occupazione.”

Prudenza invece arriva dalla Fiom che, tramite del coordinatore nazionale Automotive Fiom –Cisl, Simone Marinelli, e del segretario generale Fiom Chieti, Alfredo Fegatelli, afferma: “È necessario avviare subito un confronto rispetto al ruolo che avrà Atessa in relazione allo stabilimento "gemello" di Gliwice e sulle prospettive industriali anche per le lavoratrici e i lavoratori dell'indotto. Sevel ha bisogno di investimenti per nuovi impianti e un percorso di rigenerazione dell'occupazione che recuperi e stabilizzi i lavoratori precari che per anni hanno permesso all'azienda di raggiungere utili e volumi record.”

“È necessario – continuano coordinatore e segretario -  aprire un confronto sulle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori che stanno peggiorando per via degli efficientamenti con taglio dei costi sulle pulizie, aumento delle saturazioni e temperature non idonee a svolgere in sicurezza la propria attività. Occorre poi concludere il confronto sul piano industriale con azienda e istituzioni per dare certezze a tutti gli stabilimenti del nostro Paese.”

“Il Governo è immobile di fronte alla crisi, i soli incentivi alla domanda non bastano a rilanciare il settore dell'auto. Senza una politica industriale - terminano Marinelli e Fegatelli - condivisa con i sindacati e il sistema delle imprese e strumenti straordinari, è a rischio la tenuta di un settore strategico per l'economia del nostro Paese e migliaia di posti di lavoro. Per questo è necessario che venga convocato il tavolo con i Ministeri competenti.”

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