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Bando Borghi. Nessun passo indietro da Lama dei Peligni sul ricorso al Tar

Non ci sarà nessun passo sul ricorso al Tar de L’Aquila per chiarire i criteri di valutazione per l’assegnazione dei 20 milioni di stanziamento del “Bando Borghi"

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Non ci sarà nessun passo indietro da parte del comune di Lama dei Peligni sul ricorso effettuato al Tar de L’Aquila per chiarire i criteri di valutazione per l’assegnazione dei 20 milioni di stanziamento del “Bando Borghi”.

Lo ha comunicato nel primo pomeriggio di oggi il sindaco lamese, Tiziana di Renzo, che risponde così all’invito del collega di Calascio, Paolo Baldi, a ritirare l’istanza presentata al tribunale amministrativo abruzzese, poiché la decadenza del progetto calascino provocherebbe la perdita in toto per la nostra regione dell’intero finanziamento previsto dal PNRR – Linea A.

La regione Abruzzo ha assegnato lo stanziamento, messo a disposizione dal ministero della Cultura grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al progetto presentato dal comune di Calascio.

Da Lama dei Peligni, però, fanno sapere che non intendono dare seguito alla richiesta di Baldi dal momento che l’azione portata avanti risponderebbe a un preciso dovere morale ed etico nei confronti di tutti i comuni partecipanti poiché si rende necessario chiarire le modalità di valutazioni visto che Calascio si aggiudicato il finanziamento nonostante il progetto presenti diversi vizi.

“Se il progetto del Comune di Calascio è stato redatto nel pieno rispetto del bando non c'è nulla da temere, il nostro ricorso non rappresenta alcuna minaccia. Se invece, così non fosse, e qualora si rilevassero criticità tali da pregiudicare l'attribuzione del finanziamento, la responsabilità non sarebbe certo del Comune di Lama che ha sollevato il problema” afferma il sindaco Di Renzo.

“Noi abbiamo fatto la nostra parte con scrupolosa attenzione, interpretando fedelmente quanto richiesto nel bando. – precisa la prima cittadina lamese - I timori che vive Calascio non sono certo da addebitare a noi che chiediamo semplicemente di fare chiarezza sui criteri seguiti nella scelta di attribuzione del finanziamento.”

“È un nostro diritto e va rispettato, - ammonisce il sindaco - senza strumentalizzazione e disinformazione. In situazioni come queste non si possono mistificare i fatti e creare confusione. Siamo amministratori e abbiamo le stesse premure e gli stessi diritti di puntare sulla crescita e sulla valorizzazione dei Comuni che rappresentiamo, anche nel rispetto degli altri Comuni abruzzesi”.

Dopodichè è la stessa Tiziana Di Renzo che spiega cosa accadrebbe in caso di decisione di accoglimento del ricorso da parte del giudice: “la Regione - dichiara - può tenere conto della decisione del tribunale e reindirizzare il finanziamento verso Lama dei Peligni, se opportuno, come accaduto anche in altre regioni italiane.”

“Invito il Sindaco di Calascio – conclude la Di Renzo - ad avere fiducia nell’operato del TAR de L’Aquila e nella giustizia italiana, senza fare strumentalizzazioni. È importate fare chiarezza e agire con onestà intellettuale in questo momento. Qualunque sia la decisione del TAR noi saremo felici per l’Abruzzo.”

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