Lo stabilimento Sevel in Val di Sangro si ferma ancora una volta per la mancanza delle centraline da montare nei furgoni.
Questa volta la sospensione delle attività produttiva coinvolgerà solamente il primo turno di lunedì 2 maggio, per riprendere regolarmente all’inizio del secondo turno ossia alle 14:15. Invece continuerà a lavorare senza sosta il reparto Ckd della Lastratura.
A darne la notizia sono state le Rsa dell’Unione Italiana Lavoratori Meltalmeccanici (Uilm) che nei giorni scorsi avevano paventano il rischio di un fermo lungo tutta la settimana.
Il contesto di crisi, causato non solo dalla guerra in Ucraina ma anche dalla transizione ecologica in atto verso l’elettrico, spaventa l’intero indotto. A essere preoccupati sono sia le aziende fornitrici della fabbrica di proprietà del gruppo Stellantis sia le imprese clienti come la Trigano Van.
“A causa di questa situazione i Lavoratori della Trigano continuano a subire una intollerabile insicurezza oltre ad un massiccio ricorso alla cassa integrazione, in questo momento l'azienda che proporzionalmente è cresciuta più di tutte in Val di Sangro è quella che sta ricorrendo più di tutti alla CIGO con le inevitabili ricadute economiche sulle tasche delle famiglie” ha affermato nei giorni scorsi Andrea de Lutis, segretario provinciale della Fiom-Cigl Chieti.
“Un paradosso, un numero incredibile di Van già venduti e la possibilità di consegnarne entro la fine dell'anno fiscale il 50%, se tutto andrà bene e non ci sembra sia così. Una situazione che sta mettendo allo stremo le Lavoratrici e i Lavoratori. - ha aggiunto il segretario - Abbiamo già perso posti di lavoro, ne sono a rischio altri alle prossime scadenze dei contratti e tutto con un portafoglio ordini che farebbe invidia a qualsiasi azienda. La situazione della Sevel sta mettendo a dura prova il sistema della vallata e non solo.”
“Dopo esserci confrontati con i nostri colleghi del settore della camperistica in Italia abbiamo preso atto che questa settore in forte sviluppo oggi è letteralmente in ginocchio, - ha spiegato il rappresentante sindacale- la situazione della Trigano è replicata in Toscana sia nella casa madre che alla concorrenza, ad Atessa ci accingiamo ad iniziare la quinta settimana di cigo consecutive. Una situazione che difficilmente riusciamo a comprendere come addetti ai lavori, figuriamoci farla comprendere alle Lavoratrici e i Lavoratori che sanno di avere ordini e non possono lavorare.”
“Con la Trigano di Paglieta abbiamo aggiornamenti quindicinali per monitore la situazione, ad ogni incontro le consegne vengono spostate in avanti dal fornitore, a nulla almeno per ora, è servito ordinare un altro marchio di furgoni, anche in questo caso Sevel non consegna. Nelle prossime giornate – conclude De Lutis - convocheremo le Lavoratrici e i Lavoratori in assemblea, condivideremo con loro le ultime discussioni e decideremo con loro anche le iniziative da intraprendere.”

