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Villa Santa Maria. Ieri il primo memorial dedicato allo chef Giovanni Spaventa

Si è tenuto ieri il primo memorial dedicato al famoso chef villese che guidò la cucina dell'Hotel Cipriani di Venezia

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Ieri presso l’Istituto alberghieri “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria si è tenuto il primo memorial dedicato al grande chef di cucina Giovanni Spaventa nato proprio nel piccolo borgo sangrino nel 1933.

Al convegno hanno partecipato grandi nomi dell’associazionismo enogastronomico della nostra regione come il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace, il presidente dell’Associazione Cuochi Valle del Sangro, lo chef Giuseppe Tinari e in collegamento video il noto imprenditore della ristorazione Arrigo Cipriani. Tra gli invitati c’erano anche il sindaco del paese, Giuseppe Finamore e il dirigente scolastico Nicandro Rago.

L’incontro, moderato dal professor Antonio Di Lello, è stata l’occasione per ripercorre la vita professionale e associativa del grande chef, erede di una famiglia di cuochi, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto.

Giovanni Spaventa ha iniziato il suo percorso di vita frequentando proprio l’istituto alberghiero villese per poi trasferirsi a Napoli dove nel 1950 iniziò la sua carriera all’interno di una trattoria della città.

In seguito dal 1956 al 1963 lavorò in lussuosi alberghi della Capitale, fino alla svolta professionale che arrivò nel 1964 quando entrò a far parte della brigata di cucina del noto Hotel Cipriani a Venezia. Qui nel 1983 raggiunse l’importante incarico di chef di cucina, che ricoprì, cucinando per i più importanti personaggi della sua epoca, fino alla pensione nel 1990.

Ad assaggiare le sue pietanze furono importanti capi di stato e di governo, come Margaret Thatcher, Ronald Reagan, Sandro Pertini, Giulio Andreotti, e note personalità del mondo dello spettacolo come Grace Kelly e Gregory Peck.

È il cuoco che ha fatto la storia dell’hotel Cipriani, ne ricordo con commozione la grande semplicità, il saper parlare di cose complicate in modo semplice” ha dichiarato l’imprenditore Arrigo Cipriani parlando dello chef villese.

Sono felice di partecipare a questa iniziativa per rendere omaggio ad un grande cuoco e a Villa Santa Maria con la sua prestigiosa scuola. – ha aggiunto l’imprenditore -  La nostra filosofia, da tre generazioni vuole che la cucina Cipriani sia fatta solo dai grandi. E Giovanni Spaventa era uno di questi”.

Ma non c’era solo la vita professionale del grande cuoco sotto la lente d’ingrandimento degli ospiti, ma anche la sua partecipazione all’associazionismo di settore. A partire dall’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi, alla quale ha partecipato sin dalla costituzione, e dall’Associazione dei Cuochi Valle del Sangro di cui è stato presidente dal 1985 al 1989.

“Giovanni Spaventa per me è stato un padre, un ottimo amico e un grande professionista, ho condiviso con lui un bel pezzo della mia vita – ha raccontato il presidente dell’Acvs e sindaco di Villa Santa Maria Giuseppe Finamore, anche lui chef –. Sono indimenticabili la sua serietà e l’onestà che aveva con i suoi collaboratori, qualità molto rara nel settore. Possedeva un palato sopraffine e una capacità elevata nel gusto che non ho più incontrato nel mio percorso professionale”. 

“Ha donato tanto a noi giovani cuochi che allora ci avvicinavamo al mondo della cucina – ha aggiunto – e ha donato tanto a Villa Santa Maria che è diventata la patria dei cuochi grazie a professionisti come lui che hanno contribuito ad arricchire la storia della nostra tradizione gastronomica”.

Dal canto suo il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Abruzzesi Lorenzo Pace ha sottolineato come lo chef Spaventa abbia avuto “una vita vissuta intensamente e caratterizzata dall’orgoglio di aver svolto un lavoro prestigioso. Un grande esempio di professionalità che omaggeremo ogni anno, in occasione della data della sua scomparsa”.

All’interno della manifestazione è stato presentato la prima edizione del premio “Chef di Cucina Giovanni Spaventa”, del quale è stato insignito lo chef Nicola Finamore, per aver continuato e attualizzato, con etica e professionalità, il pensiero e la pratica culinaria di Giovanni Spaventa

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