Partecipa a Val Sangro

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Crisi idrica. Comitato dà il via a raccolta firme per maggior controllo sulla gestione delle reti

Il comitato mette sotto accusa i sindaci della provincia rei di non controllare a dovere l'operato della Sasi

Condividi su:

Si è svolta sabato scorso la conferenza stampa con cui un comitato spontaneo di cittadini ha presentato il proprio progetto per una raccolta firme per sensibilizzare i sindaci a fare più controllo sulla gestione delle reti idriche da parte di Sasi.

Le istanze sono rappresentate al tavolo da un mondo traversale fatto da consiglieri di minoranza, di tutti gli schieramenti, associazioni e privati cittadini. 

Al tavolo fra gli altri ci sono Giovanni Bucci D’Orsogna, ex sindacalista della Sasi e coordinatore del comitato, Patrizio D’ercole, ex presidente dell’Isi (l’ente proprietaria delle reti Sasi ormai disciolta) come esperto di settore, Vittoria Camboni per “Ortona Class action”, Renato Settembrini di “Marcianise che Vorrei”, Cristian Borrelli, consigliere di minoranza a Lama dei Peligni, e Rocco Lucci, consigliere di Alternativa per Colledimacine. Nel pubblico era presente anche la consigliera di minoranza del comune di Fossacesia Mariella Arrizza, fortemente interessata alla questione.

La raccolta firme prenderà il via nelle giornate di sabato 9 e domenica 10 aprile nelle piazze dei comuni di Vasto, Cupello, Ortona, Casalbordino, Colledimacine, Lama dei Peligni, Fossacesia e Castel Frentano. Sarà poi ripetuta il fine settimana di sabato 23 e domenica 24 aprile.

L’attacco verso i sindaci dell’assemblea Sasi da parte del coordinatore Bucci D’Orsogna parte frontalmente e senza mezzi termini: "Si fanno vedere in assemblea solo per l’elezione del Consiglio di amministrazione e per il bilancio.” 

“È una petizione popolare per un servizio idrico migliore. – ha spiegato l’ex sindacalista - La Sasi è sinonimo di aumento di bollette ed ine cienza dei servizi. I cittadini che non sono disposti a subire una gestione disastrosa del sistema idrico sono invitati a dare forza a questa petizione per dare luogo ad un cambiamento di gestione e al ripristino del diritto dell’acqua".

Vogliamo conoscere la reale situazione dell’azienda, l’acqua è un bene pubblico. –precisa Patrizio D’Ercole - Vogliamo capire anche se si va verso la privatizzazione. Abbiamo l’ambizione di avere capacità contrattuale per una maggiore trasparenza. Nulla di politico".

Condividi su:

Seguici su Facebook