Ha cercato di ingannare i carabinieri, che lo avevano fermato a causa dell’alta velocità, ma dato i suoi precedenti gli agenti non si sono lasciati ingannare.

Il tutto è iniziato quando E.B., 32enne originario di Roccascalegna, è passato ad alta velocità davanti alla pattuglia dei carabinieri della stazione di Archi mentre era alla guida di una Volkswagen Golf di proprietà di un suo amico.

A questo punto il giovane, fermato dagli uomini in divisa, avrebbe cercato, con atteggiamento incerto e insicuro, di rimediare una multa per infrazioni al codice della strada, asserendo di non avere con sé la patente di guida e di aver bevuto qualche bicchiere. Inoltre, nonostante avesse dichiarato di aver ingerito alcool, si è offerto volontario per sostenere una prova all’etilometro. 

I due carabinieri, insospettiti dalla condotta del trentenne e consci dei suoi precedenti, hanno controllato anche l’auto su cui il ragazzo viaggiava. Dalle verifiche sono spuntati fuori nove pannetti da cento grammi ciascuno di hashish per un valore complessivo tra i 9 mila e i 12 mila euro.

È scattata così per il trentenne, in flagranza di reato, la detenzione domiciliare con l’accusa di detenzione a fine di spaccio di sostanza stupefacente, convalidata dal procuratore capo di Lanciano Mirvana Di Serio.

Il ragazzo con diversi precedenti a suo carico, secondo le indagini guidate dal capitano della compagnia di Atessa Alfonso Venturi, sarebbe al centro di un traffico di stupefacenti in tutta la Val di Sangro. Nella sua casa i carabinieri hanno, poi, trovato attrezzature e materiale per l’imballaggio e il confezionamento della droga. 

Ora le attenzioni degli inquirenti si spostano sui possibili fornitori del fermato.