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Presentato ai sindaci il Piano Pnrr della Asl2

il direttore della Asl ha presentato ai sindaci della provincia il nuovo piano messo a punto con i fondi del PNRR

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Ieri mattina presso il teatro comunale di Atessa “Antonio Di Jorio” è stato presentato ai sindaci della provincia di Chieti il piano di investimenti, elaborato dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, con i fondi del PNRR.

A presentarlo è stato il direttore generale della Asl, Thomas Schael, il quale, nonostante l’approvazione del documento da parte del comitato ristretto dei sindaci, ha voluto una condivisione allargate delle scelte in considerazione delle richieste avanzate dai piccoli comuni. 

Il direttore Schael ha espresso la necessità di deospedalizzare tutte quelle attività che possono essere effettuate in altre strutture situate sul territorio provinciale, attraverso un miglioramento anche tecnologico delle attrezzature e delle strutture, e di potenziare le cure domiciliari. 

“Non voglio più usare i fondi del nostro bilancio sugli ospedali - ha sottolineato Schael - che possono contare su altre fonti di finanziamento. I circa 10 milioni che possiamo destinare agli investimenti desidero spenderli per il territorio, al fine di rispondere al meglio alle nuove esigenze di salute e alla cronicità, nonché alle garanzie di sostenibilità per il nostro Sistema sanitario”

Il manager altoatesino, inoltre, ha preso l’impegno di ammodernare le strutture delle aree interne come quelli di Lama dei Peligni e Torricella Peligna, non finanziabili con gli stanziamenti del PNRR, con fondi di bilancio come farà per la realizzazione di UCCP, unità complesse di cure primarie, diffusi sul territorio provinciale.

Inoltre, nel piano, elaborato dal direttore con il supporto dei tecnici aziendali, diventa centrale la figura dell’infermiere di comunità. Le nuove figure saranno assunte attingendo dalla graduatoria del concorso pubblico pubblicato nella giornata di martedì.

Le risorse del Pnrr, assicurate alla sanità provinciale, ammontano a poco più di 47 milioni di euro che saranno impegnate per gli investimenti strutturali per Case di comunità, le centrali operative e gli ospedali di comunità (25 milioni), per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero e territoriale (8,2 milioni) e per l’ospedale di Chieti (14 milioni).

Non tutti però hanno accolto con piena soddisfazione il piano messo appunto dalla Asl. Dalle zone interne si sente parlare di occasione mancata o di delusione per l’impossibilità di finanziare la sanità interna con i fondi del PNRR.

“Abbiamo preso conoscenza del grande piano ASL di 47 milioni di euro di finanziamenti del pnrr. Siamo stati messi a conoscenza che questi fondi non possono essere destinati categorie di lavoro” afferma il sindaco di Fara San Martino Antonio Tavani.

“Su questo c’è ancora una volta contraddizione a livello nazionale. – spiega il primo cittadino - Perché un piano che si chiama Pnrr, Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, non contempla dal punto di vista della tutela della salute pubblica chi della resilienza ha fatto una bandiera di vita di professione, di impegno politico-sociale e anche di dignità nella perseveranza di vivere zone interne. Questo ci sembra molto eclatante.”

“Ovviamente - prosegue il sindaco - abbiamo preso atto degli investimenti, del riposizionamento di Casoli come Hub centrale del territorio, soprattutto del nostro Sangro-Aventino, come coordinatore di servizio e come casa della comunità e quindi a rafforzare la vocazione che ormai consolidata nell’ex ospedale Consalvi.”

“Ma è vero anche – aggiunge il sindaco Tavani -  che il messaggio che dalle zone interne parte per le orecchie della ASL, e regionali, ma soprattutto quelle nazionali, sul tema della emergenza-urgenza  è che noi non siamo più disponibile a fare sconti a nessuno; perché ci sono temi, come quello delle aree interne, dello spopolamento e del decremento demografico che vengono sapientemente, dettagliatamente, accuratamente rintracciati in tutti i bandi del PNRR dove noi veniamo cacciati, nel senso veniamo fatti oggetto di caccia da parte delle comunità più grandi perché noi facciamo punteggio sui banchi dei borghi,  poi in realtà ci vediamo esclusi da un tema, così non dirimente e non importante, ma centrale come quello della salute.”

“Si dice quando c'è la salute c'è tutto. – conclude Tavani Quando c’è la tutela della Salute siamo pronti a vivere anche nel nostro Abruzzo interno, che è la gran parte davvero di del nostro territorio provinciale e regionale, tutte le sfide che ci attendono in questo millennio.”

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