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Paglieta. Premiazione del concorso "il tuo talento con contro la violenza sulle donne"

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Si è tenuta a Paglieta presso la Sala Polivalente la premiazione dei vincitori della 1°Edizione del Concorso “Il tuo talento contro la violenza sulle donne”, promosso dall’Associazione culturale “Senza età… Semplicemente donna” in collaborazione con l’Amministrazione comunale.

I premi sono stati conferiti da una giura qualificata formata da sole donne di cui hanno fatto parte: Evade Yeates, Anna Maria Colecchia, Rita Bartolucci e Marisa Aquilante. A moderare l’evento Francesca Bosco. I relatori, invece, sono stati la psicologa Emiliana Carunchio, la giornalista Linda Caravaggio, l’ostetrica Mazzocchetti, e l’assessore alla cultura del Comune di Paglieta Marisa Aquilante.

A portare i saluti del sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani, è stato il suo vice Andrea Demattia che ha dichiarato: «La nostra Amministrazione comunale è molto attenta a tutte le situazioni di disagio, ed è da sempre   disponibile a raccogliere anche i segnali deboli di richieste di sostegno e aiuto tramite gli uffici del Segretariato sociale o per mezzo degli amministratori.»

«Un ringraziamento – continua il vicesindaco - lo rivolgo, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, ai promotori dell’incontro, in particolare alla presidente dell’associazione Filomena Di Giulio.  I vari interventi proposti dai relatori sono stati esaustivi, con argomenti molto interessanti, che hanno rimarcato la condizione di disagio vissuta quotidianamente da tante donne, costrette a subire violenza senza avere la forza di denunciare chi cerca di annientarne la loro esistenza.

«La tematica affrontata, inoltre, - conclude Demattia - ha calamitato l’attenzione di un’attenta e nutrita platea, e la presenza numerosa dei cittadini di Paglieta, oltre al pubblico arrivato da altri centri della provincia di Chieti, dimostra che è forte l’attenzione e la consapevolezza sull’argomento».

La giuria è stata presieduta dall’assessora alla cultura Marisa Aquilante che ha illustrato i criteri di assegnazione dei premi: «Oltre trenta le opere analizzate, tutte meritevoli; il criterio di partenza per scegliere i vincitori è stato quello di mettere in evidenza la drammaticità dell’argomento, ma anche di lanciare un messaggio positivo alle donne e alla società per avviare un percorso di risoluzione del problema dal punto di vista educativo, affinché tutti prendano atto di questo atavico pregiudizio».

Da notare la presenza in sala di Rosaria Nelli, Commendatore della Repubblica Italiana, e Lara De Luigi, dirigente scolastica dell’istituto Comprensivo “Benedetto Croce”. Hanno assistito all’incontro anche il sindaco dei ragazzi, Samuele Di Florio, e l’assessore alla cultura del consiglio dei ragazzi, Giada Coccia.

La serata è stata aperta dalla proiezione di un filmato sulla violenza sulle donne da cui Francesca Bosco ha preso lo spunto per le tre relatrici. “È un tavolo tutto al femminile. - ha sottolineato la moderatrice - La tematica interessa tutte le donne: non c'è giorno che in televisione non si parli di femminicidio. Dobbiamo essere unite per cercare di combattere e sconfiggere questo problema sociale che riguarda noi in prima persona.»

La psicologa Emiliana Carunchio ha spiegato il problema sia a livello infantile che adolescenziale, mentre la giornalista Linda Caravaggio si ha evidenziato i numeri drammatici relativi la violenza sulle donne, invitando le donne a non subire angherie ma a denunciare i soprusi, telefonando al numero Anti Violenza e Stalking, il 1522.

Elena Mazzocchetti, ostetrica, ha portato alla luce una triste realtà, ossia come molte volte il parto è gestito male dalle autorità sanitarie, mentre per la donna questo dovrebbe essere uno dei momenti più belli della vita.

Nel suo Discorso finale Filomena Di Giulio a presidente di “Senza età.. Semplicemente donna” ha voluto lasciare il pubblico con una speranza per il futuro: «seppure abbiamo rappresentato una goccia in un oceano, un giorno smetteremo di parlare di violenza per concentrarci solo sul rispetto, sulla giustizia e sulla serenità che ognuna di noi merita poiché donne e non esseri inferiori».

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