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Archi. Inaugurata la nuova sala polivalente Ivana Lannutti

Il sindaco Troilo ha inaugurato la nuova sala polivalente del comune intitolata alla ragazza scomparsa nel terremoto del 2009

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Il sindaco di Archi, Mario Troilo, ha inaugurato la nuova sala polivalente intitolata a Ivana Lannutti, la studentessa scomparsa nel sisma de L’aquila nel 2009, alla presenza del presidente della provincia di Chieti Mario Pupillo e dei familiari della ragazza.

“Il ricordo di Ivana dopo 12 anni è ancora vivo e ne siamo commossi. Ringraziamo di cuore tutta l’amministrazione comunale. Anche il mio papà che non c’è più e che si è impegnato tanto per la nostra comunità oggi ne sarebbe orgoglioso”.

Questo è stato il commento commosso di Ilaria Lannutti, sorella della ragazza scomparsa nel crollo della casa degli studenti a soli 23 anni. La giovane ha voluto ricordare il papà Angelo, persona molto stimata in paese, ce ricopri anche il ruolo vice sindaco di Archi.

Questo appuntamento – ha spiegato il sindaco -  ha un doppio valore. Uno relativo all’aspetto della  riqualificazione, che ci ha portato a concedere alla collettività uno spazio idoneo per momenti di aggregazione, e l’altro affettivo, legato alla figura di Ivana che mai dimenticheremo.”

“Il ricordo – dichiara il primo cittadino – è un valore imprescindibile per la comunità e come amministrazione comunale abbiamo voluto dare un segno importante in tal senso”.

Siamo molto emozionati e onorati di ricordare Ivana in un luogo nel quale si svolgeranno attività di aggregazione e di incontro – ha aggiunto il vice sindaco Nicola De Laurentis il nostro paese aveva bisogno di un ulteriore spazio di aggregazione, dopo la sala in piazza ad Archi, dove poter svolgere attività culturali e sociali. Per questo l’inaugurazione di oggi rappresenta per tutta l’amministrazione un traguardo importante”.

Questa sala – prosegue l’assessore alla Cultura Silvia Spinelli – è per i nostri figli, per le future generazioni. È uno spazio che potrebbe essere utilizzato per le attività scolastiche e ricreative. E ci piace pensare che ogni ragazzo che entrerà qui per qualsiasi tipo di attività lo faccia con il sorriso. Perché crediamo che Ivana vorrebbe questo”. 

L’edificio, che da oggi in poi ospiterà la sala, è un antico silos granaio presente in località Piane d’Archi, come tale ha, in qualità di edificio di archeologia industriale, un importante valore storico e culturale.

La storia di questa costruzione inizia nel lontano 1936 ad opera consorzio di bonifica irrigazioni valli Sangro-Aventino, Il granaio aveva una capacità di raccolta pari a 19mila quintali di frumento all’anno. 

L’esistenza della stazione ferroviaria a Piane d’Archi ha sicuramente influenzato la nascita di quest’opera – ha spiegato l’architetto Leonardo Porreca, curatore della riqualificazione -. Nella zona ce n’erano due, della stessa matrice architettonica, questo e uno nel territorio di Fossacesia che è stato demolito. Mi auguro che questa sala non rimanga solo un luogo della memoria ma che viva attraverso iniziative culturali che coinvolgano l’intera collettività”.

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