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Vaccinazioni. La Asl prepara una nuova strategia e richiama i comuni ad accelerare le somministrazioni

La Asl è pronta a mettere in campo una nuova strategia per aumentare la platea dei vaccinati e scongiurare il difondersi della variante delta

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Prende forma la nuova strategia della Asl Lanciano-Vasto-Chieti per far fronte ai “buchi” vaccinali che si registrano in alcune zone della provincia, specialmente nei comuni a più alta urbanizzazione. L'azienda sanitaria punta tutto su cinquecento posti liberi ogni giorno  e sedute speciali dedicate ai Comuni con tasso di copertura vaccinale più basso della media provinciale.

La direzione della Asl vuole allargare ulteriormente le maglie della campagna di vaccinazione per facilitare il più possibile l'ampliamento della platea dei vaccinati, con l’obiettivo di scongiurare i focolai della pericolosa variante Delta visti i nuovi casi rilevanti nella nostra provincia.

Sono i paesi delle realtà interne ad aver risposto meglio alla campagna immunizzate, coprendo con le somministrazioni oltre il 60% della popolazioni residente. Ora è stato rivolto un nuovo invito ad accelerare l’immunizzazione della popolazione, e farlo entro le prossime due settimane, in particolare ai sindaci di 12 comuni, richiamati per condividere una strategia vaccinale.

I comuni chiamati a velocizzare le vaccinazioni sono: Castel Frentano, Cupello, Lanciano, Miglianico, Monteodorisio, Orsogna, San Giovanni Teatino, San Salvo,  San Vito, Torrevecchia, Vasto e Villamagna. Ma anche altri non hanno una buona pérformance sulla vaccinazione, e ugualmente sono stati invitati a mobilitare i propri residenti: Atessa, Tornareccio, Fossacesia, Treglio, Rocca San Giovanni, Frisa, S. Maria Imbaro, Mozzagrogna, Altino, Perano, Montebello sul Sangro, Pizzoferrato, Roio del Sangro, Francavilla, San Buono, Lentella, Fresagrandinaria, Palmoli.

Sappiamo che tra le persone vaccinate qualcuna potrebbe ugualmente risultare positiva anche alla variante – chiarisce il Direttore generale della Asl Thomas Schael che però non determina una compromissione dello stato di salute. In sostanza il vaccino serve sicuramente a proteggere dal rischio di infezione ma soprattutto a evitare ricoveri in ospedale e conseguenze gravi in caso di eventuale contagio.”

“Per questo facciamo tanta pressione  - conclude il manager altoatesino – per spingere a vaccinarsi le persone che ancora non lo hanno fatto, e mi riferisco soprattutto agli over 50 e 60 che ancora mancano all’appello e che rappresentano una categoria ad alto rischio qualora contragga l’infezione”.  

La regione ha richiamato le Asl a non esitare, in caso di cluster “ confermati  e non associati a catene di trasmissione note di infezione da Variante delta del Sars-Cov-2”, a creare zone rosse circoscritte di fronte ad un aumento dei casi.

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